
di Barbara Apicella
Torna l’arpa alla rotonda di via Leonardo da Vinci. Michele Sangineto, maestro liutaio di fama internazionale che vive a Villasanta, ha deciso di riprovarci. Già nel 2012 aveva realizzato e donato un’arpa al Comune di Villasanta: un’arpa che ha svettato a lungo nella rotatoria di via da Vinci all’altezza di via Doria. Ma poi, nel 2019, qualcuno l’ha rubata. Un gesto che aveva profondamente amareggiato e addolorato la comunità villasantese e il maestro Sangineto.
La pandemia ha bloccato tutto, il lento ritorno alla normalità ha riportato Michele Sangineto sui suoi passi. Il liutaio, a lungo insegnante all’Istituto d’Arte di Monza e uno dei personaggi più noti nel panorama della musica celtica, ha deciso di realizzare e di donare nuovamente un’arpa al suo paese. La riproduzione dello strumento, ad altezza naturale, verrà posizionato nella rotonda lunedì 21 giugno in concomitanza con la Festa della musica. Il maestro ha realizzato la riproduzione dell’arpa utilizzando legno compensato marino e proteggendolo con la vernice idrorepellente così che possa affrontare anche le intemperie. Si tratta, naturalmente, di una riproduzione e non dello strumento vero e proprio. "Quella rotonda non poteva rimanere senza la sua arpa - spiega Michele Sangineto -. In questi anni è diventata un punto di riferimento e un simbolo per Villasanta. Molti la utilizzano per indicare percorsi e vie. Dopo questo difficile anno e mezzo di pandemia è un segno, così come lo è la musica, di rinascita". In questi anni i villasantesi hanno amato molto quell’arpa al centro della rotonda e si sono indignati quando è stata gettata dietro a un cespuglio e rubata. "L’arpa è un dono per tutti i villasantesi - commenta il sindaco Luca Ornago -.
Per questo ringraziamo di cuore il maestro Sangineto e la sua passione per la musica e la cultura". Intanto il maestro si è già rimesso al lavoro. "Mi sto dedicando alla riproduzione degli strumenti musicali nel Fregio delle Sette Arti Liberali del Giorgione. Ho individuato nell’opera diversi strumenti musicali, alcuni noti, altri no". Sangineto ha deciso di riprodurli. Saranno strumenti perfettamente funzionanti, così come era successo per la riproduzione di alcuni degli strumenti di Leonardo da Vinci. "Tengo molto a questo progetto. Ricordo ancora l’emozione di quando le riproduzioni arrivarono fino al Museo degli Uffizi di Firenze. E lì, circondati dal bello e dall’arte, i visitatori le hanno ammirate". Nell’occasione il concerto offerto dai figli di Sangineto, Caterina e Adriano, che circondato dalle più grandi opere d’arte hanno suonato gli strumenti costruiti dal papà.