
Stasera alle 17.30 c’è Trento-Albinoleffe. I padroni di casa hanno tre punti in meno del Renate che dopo il successo...
Stasera alle 17.30 c’è Trento-Albinoleffe. I padroni di casa hanno tre punti in meno del Renate che dopo il successo nell’anticipo di venerdì sera ad Arzignano ha raggiunto i bergamaschi al quarto posto a quota 53 punti. A ora di cena avremo una idea più chiara di quella che sarà la lotta per la prima posizione fuori dal podio di cui oramai fa parte a pienissimo titolo la formazione nerazzurra. Che dopo sei risultati utili consecutivi e quattro vittorie di fila ha messo in cassaforte la partecipazione ai playoff arrivandoci praticamente nel suo miglior momento di forma fisica ma soprattutto tattica. Per molti mesi nell’occhio del ciclone c’era l’incapacità di fare gol degli attaccanti nerazzurri. Non che a livello di reparto sia migliorata di molto la situazione, ma oggi i numeri dicono tutt’altro perché i gol messi a segno nelle ultime sei partite sono stati ben 12. Il dodicesimo, quello del momentaneo 0-2 di venerdì, a opera di uno dei tre centravanti, Lorenzo De Leo che nel 3-4-2-1 di Foschi ha assunto la pienissima titolarità scalzando Plescia e Bocalon. "Che facciamo tanti gol? Non diciamolo troppo forte… Ma mi fa molto piacere. Forse riempiamo maggiormente l’area di rigore, quale sia la motivazione esatta non so. So solo che dobbiamo continuare così per puntare a qualcosa che non sappiamo ancora". Il cambio di marcia non ha stupito Luciano Foschi. "Le prestazioni erano positive anche prima, anche quando si perdeva 1-0 al 95’. Ma ero sicuro che le cose sarebbero cambiate perché se fai prestazioni con continuità, prima o dopo i risultati arriveranno. È diverso rispetto a una squadra abituata a perdere 3-0 sempre".
Altra caratteristica, emersa ancora ad Arzignano, è la capacità di soffrire. "È nel nostro Dna. Abbiamo sempre sofferto praticamente in ogni vittoria. Venerdì abbiamo disputato un gran primo tempo, meglio loro nella ripresa. Le squadre si sono equivalse, hanno combattuto e lottato. La differenza l’ha fatta il gol in più".