GIULIANO MARIA GALIMBERTI
Cronaca

Il numero di morti supera le cicogne. Abitanti in calo

Popolazione in calo in città nel corso del 2024. Al 31 dicembre nei registri dell’Anagrafe risultavano iscritte 45.189 persone, significa...

Popolazione in calo in città nel corso del 2024. Al 31 dicembre nei registri dell’Anagrafe risultavano iscritte 45.189 persone, significa...

Popolazione in calo in città nel corso del 2024. Al 31 dicembre nei registri dell’Anagrafe risultavano iscritte 45.189 persone, significa...

Popolazione in calo in città nel corso del 2024. Al 31 dicembre nei registri dell’Anagrafe risultavano iscritte 45.189 persone, significa 68 in meno rispetto ai dodici mesi precedenti. Il dato che colpisce di più nelle statistiche demografiche diffuse dal Comune, tuttavia, è il saldo naturale, ovvero la differenza tra nati e morti: un dato fortemente negativo, le persone passate a miglior vita sono 118 in più dei nuovi nati. In particolare si tratta di 307 nuovi cittadini a 425 persone che sono defunte. Il dato dice molto, ma letto così non dice ancora tutto: il numero dei morti fa segnare un +40 per cento rispetto al dato delle nascite. Il saldo naturale è in parte compensato da quello migratorio: sono 1.636 le persone che nel 2024 hanno deciso di trasferirsi a Seregno a fronte delle 1.586 che hanno scelto di trasferirsi altrove. In aumento sia gli italiani sia gli stranieri. Questi sono ora complessivamente 3.731, pari all’8,25 per cento della popolazione residente. Il gruppo più numeroso è originario della Romania (574), seguito da Ucraina (519), Pakistan (402), Marocco (240) e Cina. In città, in tutto, sono 103 le nazionalità rappresentate. Infine i matrimoni: sono 118 quelli celebrati nel corso del 2024, con larga prevalenza di quelli civili (83) rispetto a quelli religiosi (35). I motivi economici, soprattutto, in questo caso fanno la differenza: una cerimonia sobria in municipio è di gran lunga più gettonata. Le famiglie residenti sono ora 20.369 con una media di 2,21 persone per famiglia. Per dire se sono poche o tante, traduciamo in modo più efficace: si conta insomma un figlio ogni cinque coppie. In realtà è un modo di vedere ottimista, perché la terza persona in casa potrebbe essere un anziano.

Gualfrido Galimberti