La superstrada, la ferrovia, la Nazionale dei Giovi: tre assi che tagliano la città da Nord a Sud e hanno segnato lo sviluppo di Cesano Maderno. Un tempo, sulla provinciale, era tutto un susseguirsi di vetrine di mobili: dalle camere alle cucine, dall’arredobagno ai salotti, adesso ne sono rimaste pochi ma sufficienti a ricordarci che questa è comunque ancora terra di “legnamè”. Nel centro storico resiste qualche bottega, specie verso Binzago: altre sono state abbattute negli ultimi decenni per far spazio a palazzine eleganti per chi ha scelto di lasciare Milano e "venir su in Brianza, che si sta meglio", come conferma la sciura, in elegante giacchino verde e collanina di perle, all’uscita dal panettiere in centro. Il segreto è l’equilibrio: un po’ città con tutti i servizi principali, un po’ “paesone” in cui ci si può ancora salutare tutti i giorni incontrandosi sullo stesso percorso abituale. Così a Cesano sono in tanti a dire di trovarsi "tutto sommato bene". Che nella somma ci metti un costo della casa al metro quadro decisamente più basso non solo di Milano, ma anche di Monza o Lissone, la possibilità di arrivare in centro a Milano col treno in 30 minuti e a Malpensa in 40 con le coincidenze giuste, la disponibilità di diversi impianti sportivi, piscina compresa, quella di un cinema e due sale teatrali. Per gli amanti della natura poi, ci vuole poco per addentrarsi nel Parco delle Groane, che cinge tutto il confine Ovest della città e offre una rete di sentieri e piste ciclabili che oggi, con l’annessione del parco della Brughiera Briantea consente di arrivare in bici fino a Como o Milano e qui a Cesano accoglie anche l’Oasi naturalistica della Lipu, con il centro di educazione ambientale Alex Langer. Due le trasformazioni urbanistiche di particolare rilievo sono in corso o in fase di avvio con l’obiettivo di cambiare volto a due zone della città: la prima in centro con la trasformazione dell’ex trancia Pietro Secondi tra le vie Solferino, Goito e San Martino in un’area residenziale e di servizi dove troverà posto anche la nuova moderna biblioteca che a sua volta diventerà volano di attività culturali e di promozione sociale. L’altro grosso intervento sta per partire nella frazione Villaggio Snia. Qui, è in programma la prima riqualificazione dell’immensa area che fu occupata dall’ex fabbrica di filati sintetici. Nel grande parco industriale dismesso da quasi 30 anni si inizierà con la trasformazione della “Nave”, l’ex palazzina direzionale, in una scuola di specializzazione superiore. Con la realizzazione anche di nuovi insediamenti residenziali e commerciali, l’intervento prevede un incremento abitativo stimato in 500 persone, che trasformerà in maniera significativa la frazione, dove è presente anche una seconda fermata sulla linea S9 Saronno-Seregno, che però è soppressa da due anni a causa dei problemi causati in passato dalla presenza di spacciatori e tossicodipendenti, ma che nei piani dell’amministrazione dovrà essere riattivata in concomitanza con l’apertura della nuova sede di formazione che andrà ad aggiungersi all’offerta storica presente in città dell’istituto tecnico Majorana, dell’Iss Versari e degli istituti professionali Ciofs e Sacai. Il tutto rafforzerà ulteriormente il ruolo di Cesano Maderno come città di riferimento per i comuni più piccoli delle Alte Groane e di una fetta di “Brianza metropolitana”.
CronacaIl nuovo equilibrio di Cesano. Prima le vetrine di mobili ora servizi e palazzi eleganti. E la trasformazione continua