Il Renate cambia modulo e dopo 50 giorni torna a vincere. Un caso? Probabilmente sì anche perché se si pone una domanda del genere a un allenatore la risposta tipo è "i numeri non contano, ma conta…".
Conta sempre qualcosa d’altro. Non è la risposta di Luciano Foschi, intendiamoci, che venerdì sera nel gelo (meteorologico e ambientale con poche centinaia di spettatori nonostante il biglietto a un euro) del “Nereo Rocco“ tornava in panchina dopo le due giornate di squalifica per proporre, ex abrupto, una inedita difesa a tre con Spedalieri, Auriletto e Pellizzari; il sacrificato sostanzialmente è Anghileri che finisce in panchina perché il cosiddetto “braccetto“ a destra è Siega (adattato), mentre Riviera a sinistra non perde il posto.
In attacco Di Nolfo con Bocalon, ma il gol non arriverà dalle punte ma dal gran jolly che Vassallo pesca al minuto 84 di una partita in cui tutto lasciava presagire lo 0-0 finale. Al 92’ Renate salvato dalla traversa, colpita però anche dai nerazzurri in precedenza. Renate premiato dal coraggio (più offensivo nel finale rispetto ai padroni di casa in crisi nerissima) e dagli episodi come effettivamente dice Foschi nel post-gara. "Abbiamo giocato la partita come l’avevamo preparata, di sofferenza, siamo mancati un po’ nel palleggio, abbiamo commesso tanti errori al cospetto però di una squadra che nulla ha a che vedere con l’attuale classifica e questo tengo a precisarlo.
Giocano bene, sanno metterti in difficoltà, noi siamo stati bravi a contenere, se vogliamo anche un po’ fortunati, gli episodi alla fin fine han favorito noi…" dice Foschi che poi spiega la novità a livello tattico che ha sorpreso.
"Siamo reduci da una settimana molto particolare in cui abbiamo lavorato sul cambio modulo. Tutti mi hanno dato la massima disponibilità, tutti si sono allenati molto bene tant’è che ognuno di loro meritava di giocare dall’inizio".
Poi torna sul cambio del modulo. "Ci sono ancora tante cose da mettere a posto, i tempi, le uscite, le scalate, era la prima volta. Ma i giocatori si sono applicati. Ora sappiamo di poter giocare in diversi modi, abbiamo maggiore scelta, in base ai giocatori che sono disponibili". Ora lo step successivo per tornare alla normalità è centrare una vittoria casalinga che manca da tempo immemore, prossima opportunità contro il Trento.
"Dobbiamo insistere, non ci dobbiamo fermare qui".