BARBARA APICELLA
Cronaca

Il “Paese Ritrovato“ diventa un racconto

Rita Liprino, Marco Fumagalli e Roberto Mauri, anime del progetto del borgo abitato dai pazienti malati di Alzheimer nel libro scritto da Manuela Donghi

di Barbara Apicella

Il Paese Ritrovato protagonista di uno dei racconti del libro "Non ci credo ma tocco ferro" scritto dalla giornalista Manuela Donghi (nella foto) . Ci sono anche Rita Liprino, Marco Fumagalli e Roberto Mauri – anime del progetto del borgo abitato dai pazienti malati di Alzheimer – nel racconto "Non tutti i mali vengono per nuocere" inserito nel libro che raccoglie storie ispirate alla cosiddetta saggezza popolare. "Sono molto legata al Paese Ritrovato – spiega Manuela Donghi -. Ho deciso di scrivere un racconto ispirato all’attività che Rita, Marco e Roberto svolgono all’interno di questo magnifico borgo. Fanno un lavoro straordinario, hanno dato vita a un progetto unico nel suo genere, un fiore all’occhiello della Brianza".

Il protagonista è un uomo che, improvvisamente, si accorge che la sua memoria fa le bizze. Comincia a quel punto la lunga trafila che i familiari dei malati conoscono molto bene: esami, viaggi da un ambulatorio all’altro, la diagnosi di Alzheimer e poi quella burocrazia da sbrigare che si unisce alla sofferenza per l’aver scoperto la malattia.

Il dramma dei familiari nella scelta tra assistere il malato a casa o affidarlo a una struttura specializzata. Poi la figlia decide di accompagnare il papà in quel Paese Ritrovato dove, malgrado la malattia, si cerca di mantenere vivi ricordi e socialità. "Mentre scrivevo mi immaginavo Rita che dava il benvenuto al protagonista e lo accoglieva al Paese Ritrovato".

Manuela Donghi non è la prima volta che si occupa di Alzheimer: alcuni anni fa aveva pubblicato il libro "Visto con i suoi occhi", dedicato alla nonna che aveva attraversato il tunnel dell’Alzheimer. Il libro dedicato alla nonna è disponibile anche presso La Meridiana: i fondi raccolti dalle copie vendute in cooperativa verranno totalmente devoluti al Paese Ritrovato. "La prima volta che ho conosciuto la cooperativa La Meridiana e il loro progetto ho pensato che mi sarebbe piaciuto mostrarlo alla mia nonna. Gli operatori sono straordinari: si impegnano affinché gli ospiti possano continuare a mantenere una sorta di quotidianità andando a bere un caffè nel bar del Paese, o a farsi la piega dalla parrucchiera del Paese. Mantenere i rapporti sociali per i malati di Alzheimer è fondamentale. Quando si varca l’ingresso è come entrare in un luogo magico, di cambiare scenario".

Così che anche la diagnosi di una patologia devastante come quella che mangia la memoria può, in un certo senso, cambiare rotta offrendo al malato e ai suoi familiari un approccio diverso alla malattia. Nella sua ultima fatica letteraria Manuela Donghi ha voluto affrontare e superare i cosiddetti stereotipi e pregiudizi. Spaccati di vita quotidiana dove in molti potrebbero ritrovarsi: come per esempio la storia della ragazza che cerca marito ad ogni costo pur di non rimanere zitella per poi accorgersi che forse stava meglio da sola; o il racconto della fidanzata che si trovare a fare i conti con il compagno che fa coming out dopo anni di vita insieme; o quello della donna bella con il cervello corto.