
Il Patto per il lavoro La Brianza corre In crescita export e occupazione
di Cristina Bertolini
Anno 2022, è il momento della ripresa dell’economia in Brianza. Anzitutto ripartono le espostazioni: in crescita nell’ultimo triennio secondo i dati di Afol Monza e Brianza del 33,78% verso l’Europa, 38% verso l’Asia e 42,% verso l’America settentrionale. Crescono soprattutto le esportazioni di sostanze e prodotti chimici (+44,94%), metalli di base e prodotti in metallo (+32,29%), computer, apparecchi elettronici e ottici (+35,84%), macchinari e apparecchiature (+5,78%), legno, prodotti in legno e mobili (+35,06%). E fra il 2021 e il 2022 cresce anche l’occupazione cresce: un aumento del 3%, che in valore assoluto significa 11.471 persone al lavoro in più.
La Brianza corre, ma potrebbe correre anche di più con un migliore incontro tra domanda e offerta di lavoro. Giovanni Barzaghi di Apa Confartigianato spiega: "Le aziende acquistano macchinari all’avanguardia, ma non ci sono tecnici super specializzati capaci di usarle. Il lavoro tecnico artigianale non ha appeal per i giovani brianzoli".
Per affrontare questi problemi in Provincia, una cordata di 27 soggetti ha siglato il Patto per il lavoro in Brianza, per definire le priorità operative e gli strumenti per affrontare la situazione economica che cambia e la complessità del mercato del lavoro. Non si tratta di un documento programmatico con scadenze temporali, ma un intendimento con 5 azioni concrete, come ha spiegato Erminia Zoppé (direttrice del settore risorse e servizi ai Comuni della Provincia): la necessità di avere dati oggettivi sul mondo del lavoro in Brianza, il raccordo con la Prefettura per lavorare sulla sicurezza negli ambienti di lavoro; l’equilibrio tra vita lavorativa e extralavorativa; l’integrazione dei lavoratori fragili (disabili o stranieri) e il raccordo tra domanda e offerta di lavoro. Tanti gli aderenti: Provincia MB, Prefettura, Ufficio Scolastico Territoriale, Ispettorato territoriale, Inps Monza, Inail, ATS Brianza, Camera di Commercio, le assemblee dell’Ambito Territoriale di Carate, Desio, Monza, Seregno e Vimercate, Consigliera di Parità, Afol Monza e Brianza, Alleanza della Cooperazione Lombarda, Assolombarda, Assimpredil Ance Milano-Lodi-Monza e Brianza, Apa Confartigianato, Associazione piccole e medie industrie, CNA del Lario e della Brianza, Unione Artigiani, Unione del Commercio, sindacati confederati e Forum Terzo Settore. Come ricorda il presidente della Provincia Luca Santambrogio, tutto è partito nel 2016, quando la Provincia ha creato il Tavolo di concertazione dedicato a lavoro e formazione, insieme ad associazioni di categoria, datori di lavoro, sindacati e altri enti. Nel 2021 sono entrate nel mondo del lavoro 104.995 persone e nel 2022 sono 120.317, ma sono di più quelle uscite: 96mila nel 2021, contro le oltre 116mila nel 2022. "Il risultato positivo – fa notare Dimitri Storai (Laboratorio Scienze del lavoro Pin) – è condizionato dalla trasformazione del lavoro a tempo determinato in indeterminato. Nel 2021 il lavoro si è stabilizzato per 4.581 persone, cresciute del 20% nel 2022, raggiungendo quota 5.505 unità".
Fra i settori dove i lavoratori vengono stabilizzati, il maggiore è quello del commercio e dei servizi (70%). Più ricercata la fascia d’età fino a 29 anni, bene fra i 40 e i 49 (47,8%), soffrono gli ultracinquantenni (19,5%). Si consolida il lavoro per il 60% dei maschi tra i 30-49 anni; le donne solo al 39%, costrette ad adattarsi a impieghi diversi.