FABIO LOMBARDI
Cronaca

Il Pil crolla del 5,8 per cento Tremano imprese e lavoratori

È la stima di Camera di Commercio sull’impatto del Covid sul Prodotto interno lordo. Nei primi 3 mesi dell’anno produzione manifatturiara giù del 12% e 50mila posti persi.

di Fabio Lombardi

Pil in calo del 5,8%. Produzione industriale crollata del 12% nei primi tre mesi dell’anno. Sono solo due dei dati che fanno tremare la Brianza. Le previsioni di calo del Prodotto interno lordo della provincia per il 2020 sono infatti stimate poco sotto il -6%. Un dato migliore rispetto alle previsioni lombarde (-7,1%) e di Milano (-7,7%) (gioca probabilmente un ruolo determinante l’impatto della crisi del settore turismo, forse il più colpito, non certo di primaria importanza in Brianza). Un dato in ogni caso preoccupante quello emerso dall’indagine condotta dal Servizio Studi Statistica e Programmazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza e Lodi. Soprattutto se unito a una serie di altri indicatori che lasciano temere un boom di chiusure di imprese (un recente studio di Api rileva che un’attività su 4 è a rischio) e di posti di lavoro persi (secondo la Cisl Brianza sono già 50mila dallo scoppio della pandemia - contratti a termine scaduti - nonostante il blocco dei licenziamenti che decadrà in agosto).

"La prima conseguenza negativa della pandemia per l’industria manifatturiera è la cancellazione degli ordini dai clienti (39,1% a Lodi, 36,7% a Milano). Lo stop degli ordini è il primo problema anche per le imprese dei servizi di Milano e Monza. Circa un terzo delle imprese artigiane di Milano e Monza denuncia problemi di liquidità. Le chiusure forzate hanno colpito soprattutto il commercio (40% a Milano) che denuncia anche le maggiori difficoltà organizzative (19,4% a Monza)", spiegano dall’Ufficio Studi della Camera di commercio.

"Oltre il 70% delle imprese dell’industria e dell’artigianato ha fatto ricorso ad ammortizzatori sociali, attorno al 60% per commercio e servizi. Poco meno del 10% ha ridotto l’organico; le imprese hanno preferito rinviare le assunzioni previste (21,6% delle imprese dei servizi di Milano) o in misura minore non rinnovare i contratti in essere", aggiungono dall’ente camerale.

Più pesante in Brianza (territorio ancora a “trazione manifatturiera“) il calo della produzione industriale (-12%) rispetto alla Lombardia (-101%) o Milano (-7,5%). Il settore servizi nel primo trimestre ha registrato perdite di fatturato del 12,4% (più pesanti rispetto al dato lombardo -9,6% e nazionale -7,2%). Un po’ meglio è andata al commercio con un calo dei fatturati del -6,4% (-7,2% in Lombardia). Regge invece l’export (+1,8% nei primi 3 mesi) ma gli effetti del Covid non hanno inciso su gennaio e febbraio e le ripercussioni si faranno probabilmente sentire nei prossimi mesi.