SERGIO GIANNI
Cronaca

Il pilota Emilio Maggioni: "Motocross, che passione. Ma basta gare"

L’amico Tom Porta, artista e grande appassionato di moto, gli ha tirato un bello scherzo: gli ha regalato la licenza...

L’amico Tom Porta, artista e grande appassionato di moto, gli ha tirato un bello scherzo: gli ha regalato la licenza...

L’amico Tom Porta, artista e grande appassionato di moto, gli ha tirato un bello scherzo: gli ha regalato la licenza...

L’amico Tom Porta, artista e grande appassionato di moto, gli ha tirato un bello scherzo: gli ha regalato la licenza Motornext, che consente la partecipazione ai relativi campionati. Un indiretto invito a tornare a sgommare nell’agonismo. Ma Emilio Maggioni (foto), 52 anni, monzese residente a Brugherio, già promettente centauro nel motocross, non tornerà sui suoi passi: in pratica, non riaprirà un capitolo chiuso da tempo. "Mi va bene – riconosce Emilio, da sei anni responsabile tecnico dell’Honda Point di via Mentana a Monza – fare qualche allenamento, ma non le gare". Anche perché il diretto interessato, in questo ambito, ha già dato. A livello giovanile si era preso qualche bella soddisfazione: nel minicross, per esempio, aveva vinto il Trofeo delle Regioni con la formazione lombarda, nel 1989 era arrivato terzo nel campionato italiano cadetti di motocross. Ma questo stesso sport nel 2003 gli aveva anche riservato un incidente di gara a Cremona, archiviato con la perdita di un dito della mano e successivo reimpianto. "Per qualche mese dopo quell’episodio – ammette – non sono più andato in moto. L’anno successivo ho gareggiato ancora una volta, l’ultima. Infatti, nonostante avessi ottenuto un buon terzo posto, decisi di smettere definitivamente con l’agonismo. Anche perché il motocross è uno sport dispendioso e io dovevo pensare alla mia attività: allora avevo un’officina a Concorezzo". "Ma rimpianti – aggiunge – non ne ho. Da questa passione è nato il mio lavoro. Prima mettevo a punto la mia moto, ora mi occupo di quelle degli altri".

Gianni Gresio