GIANNI GRESIO
Cronaca

Il poliziotto che faceva del bene. Un quadro speciale in Questura in onore di Luigi Rapicavoli

Aveva inventato la formazione Arcobaleno Down per diversamente abili e un torneo calcistico. Cerimonia nel ventennale della morte con tanti colleghi del passato, il primo dirigente e la prefetta.

Il poliziotto che faceva del bene. Un quadro speciale in Questura in onore di Luigi Rapicavoli

Aveva inventato la formazione Arcobaleno Down per diversamente abili e un torneo calcistico. Cerimonia nel ventennale della morte con tanti colleghi del passato, il primo dirigente e la prefetta.

C’è chi lo ricorda con nostalgia per averlo conosciuto come inventore della formazione Arcolabaleno Down e chi per averci lavorato insieme nella polizia. Ma c’è pure chi lo rimpiange pur non avendolo mai conosciuto e ha saputo della bella avventura umana di “Gino“ dai racconti di famigliari, colleghi e amici. Luigi Rapicavoli, morto a 54 anni il 9 ottobre 2004, non poteva che lasciare una traccia profonda . La conferma si è avuta ieri mattina in Questura: a 20 anni dalla morte del poliziotto barese di nascita e monzese d’adozione, la moglie Elena Altobrando Rapicavoli ha donato alla polizia un’opera che il marito aveva commissionato alla pittrice Mariella Convertini. Lo stemma della polizia di Stato è riprodotto su un affresco strappato.

"Portarlo qui - ha spiegato Elena - mi emozionava troppo". La moglie ha infine compiuto questo gesto in occasione del ventennale della morte di “Gino“. Dapprima è stata posta una corona davanti alla stele che ricorda i caduti della polizia di Stato. Poi, dopo una breve cerimonia religiosa officiata da don Gianluca Bernardini, i meriti di Rapicavoli sono stati riconosciuti anche da chi non lo conobbe, come la prefetta Patrizia Palmisano e il questore Salvatore Barillaro. Rapicavoli, al vecchio Commissariato di via Manzoni, era arrivato nel 1977. A Monza lavorò per una ventina d’anni come sovrintendente. All’appuntamento sono intervenuti anche vecchi colleghi come Emanuele Bergamo, Giovanni Pepe, in quegli anni commissario e poi commissario capo, e Angelo Re, che iniziò a lavorare con Rapicavoli come vice commissario. Rapicavoli, tra fine anni Ottanta e inizio Novanta, fu anche il promotore del torneo calcistico Città di Monza. La passione per lo sport lo aveva portato nel 1995 a fondare l’Associazione calcio Arcobaleno Down“ per diversamente abili. L’attività prosegue grazie alla moglie Elena.

Anche perché questa splendida “follia“ ha radici salde. Nell’ottobre 2004 Luigi era ormai allo stremo, ma i ragazzi dell’Arcobaleno Down vennero fino all’ultimo a trovarlo al Policlinico di Monza. Alcuni si illudevano, qualcuno aveva ormai capito e pianse di nascosto. Aveva compreso che il “loro“ mister non avrebbe più potuto portarli in giro per l’Italia.