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Il premio al soldato di Bellusco

Il premio al soldato di Bellusco

Fu catturato dai tedeschi a Patrasso, in Grecia, e internato in Germania dopo l’8 settembre 1943. Medaglia in memoria di Enrico Perego: il soldato di Bellusco, figlio di contadini, sarà protagonista alla Festa della Repubblica in Villa Reale, venerdì.

Classe 1911, nel ‘40 venne richiamato nel Reggimento Fanteria Piemonte. Una lettera della moglie lo salvò dalla morte in trincea: per fargliela leggere subito un commilitone prese il suo posto e restò ucciso dal fuoco nemico. Del periodo di prigionia a Neuwied ricordava la fame. "Mangiavamo le bucce di patate scartate dai tedeschi", raccontava ai figli, gli strascichi sulla sua salute durarono per sempre. Liberato dagli americani - "credevo che ci avrebbero ucciso e invece aprirono i cancelli e ci regalarono sigarette e cioccolato" - tornò a casa. Prese il brevetto di fuochista a Brescia, trovò lavoro alla Viola di Milano, prima di passare alla Carozzi, a due passi da casa, dove terminò la carriera come caporeparto. Ripeteva di non aver mai perso la speranza che la guerra finisse e tornasse la pace. "La sua vicenda rappresenta un pezzo della nostra storia collettiva", dice il sindaco Mauro Colombo. A Monza, a ricevere l’onorificenza, ci sarà Ezia, una dei suoi cinque figli: lui è scomparso nel 1992. "Tutta Bellusco sarà al suo fianco, idealmente", aggiunge il primo cittadino.

Bar.Cal.