In tanti se lo erano chiesti nelle scorse settimane. Va bene, l’albero, imponente e colorato. Ok, le proiezioni scenografiche sulla basilica e l’intera piazza. Bene anche le luminarie lungo la via dello shopping e nel centro storico. "Ma il presepe, che fine ha fatto?". Una domanda che si stava per trasformare anche in polemica, nei giorni scorsi, a Desio. "Possibile che quest’anno non si faccia il tradizionale presepe nella piazza principale della città? Perché?". Un interrogativo che si è posto anche la Pro Loco cittadina, che ha deciso di andare a fondo nella questione, per cercare di risolverla. Salvando una vera e propria certezza delle festività desiane, cioè la Natività, formato maxi, allestita all’ombra del monumento dedicato a Pio XI.
È la stessa associazione cittadina ad annunciare a tutti di aver colmato la mancanza: "Anche quest’anno Desio ha il tradizionale presepe – spiega la Pro Loco –. Dopo aver saputo che non era previsto il presepe in piazza Conciliazione e aver raccolto commenti dei cittadini che esprimevano il proprio rincrescimento, abbiamo interpellato l’assessora Samantha Baldo, al quale è stato proposto di realizzare la capanna del presepe ad opera dell’associazione". Pensato, detto, fatto. "Dopo pochi giorni e grazie al personale interessamento dell’assessora – prosegue l’associazione – l’Amministrazione ha concesso tutte le autorizzazioni affinché il progetto venisse realizzato. Noi ci siamo immediatamente attivati e tre aziende desiane, Arienti Autogrù, I.C.L. di Cattaneo Lorenzo e Vivai Riboldi, hanno aderito al nostro appello mettendo a disposizione mezzi, attrezzi, legname e piante". In questo modo, due soci della Pro Loco, nel breve tempo di un giorno e mezzo, hanno allestito una solida capanna che ha accolto le statue della Natività di proprietà del Comune (nella foto). L’Amministrazione ha completato l’opera facendo installare un impianto di illuminazione su una delle tradizioni cittadine nel periodo festivo. Il presepe in piazza, appunto, che negli anni addietro purtroppo era stato oggetto anche di vandalismi e devastazioni, da parte dei soliti idioti, come purtroppo è capitato, e continua a capitare, anche in altri paesi.