
Il presidente dell'Ordine Teruzzi: "Restare in servizio a Monza dopo i 70 anni? Sono pronto a fare la mia parte"
"La carenza di medici di famiglia affonda le radici in una grave mancanza di programmazione dei governi rispetto ai pensionamenti: non sono stati messi a bando negli anni nuovi posti per Medici di medicina generale", sintetizza così il problema Carlo Maria Teruzzi (nella foto), presidente dell’Ordine dei medici di Monza e Brianza.
"Si aggiunge anche la scarsa attrattività della professione – interviene il collega Marco Grendele, medico di Muggiò, rappresante Fimmg Brianza – dovuta al mancato riconoscimento della Medicina generale come specialità, in ambito europeo. Per le specialità riconosciute, come cardiologia o neurologia e molte altre, la Commissione europea offre delle borse di studio da 2.000 euro non tassabili. La Medicina generale viene riconosciuta solo in ambito nazionale, quindi riceve un supporto di meno di 1.000 euro al mese, su cui si pagano le tasse. Viste le condizioni i giovani sono disincentivati a scegliere questo percorso". A ciò si aggiunge il carico burocratico crescente, dall’emergenza Covid in poi, mai più alleggerito con il passare del momento critico, e il quadro è completo. I medici chiedono un’operazione di snellimento: "In Brianza – anticipa Teruzzi – interloquiremo con Ats, per chiedere una semplificazione del carico di burocrazia a cui siamo costretti a far fronte ogni giorno". A breve il tema fondamentale sarà vedere se fra i 56 specializzandi in esame nei prossimi giorni ce ne siano alcuni che vogliano occuparsi della Brianza, cara come affitti e complessa come bacino di utenza, fatto per la maggior parte di anziani pluripatologia.
Un elemento di compensazione, come spiega Teruzzi, è la permanenza in servizio dei medici oltre i 70 anni: "Vista la necessità – dice il medico – è stato chiesto a noi pensionabili di dare la disponibilità ancora per qualche anno: io ci sono".
"Anche io potrei già andare in pensione, ma resto", gli fa eco Grendele. Occhio poi a spulciare tra le pieghe degli elenchi dei medici: alcuni meno conosciuti o un po’ più decentrati hanno meno pazienti del massimale. Per chi ha possibilità di spostarsi può essere un’opzione che evita di rimanere senza assistenza. Inoltre se mamma e papà hanno il medico, ma i figli sono senza, è sempre possibile il ricongiumento.C.B.