CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

Il Progetto Grande. Dieci piani di speranza con la torre della ricerca

Entro fine luglio saranno appaltati i primi lavori di ampliamento del Centro. Con il secondo lotto, invece, si interverrà su reparto e day hospital.

Il Progetto Grande. Dieci piani di speranza con la torre della ricerca

Procede spedito il “Progetto Grande“ del Centro Maria Letizia Verga. La prima fase dei lavori prevede la costruzione di una torre di dieci piani, dove troveranno ulteriori spazi i laboratori di ricerca, gli uffici per la sperimentazione clinica e quelli amministrativi, le aule per la formazione, ampi spazi per dottorandi, post-doc e borsisti e una biobanca con crioconservazione. Si tratta di una struttura che raccoglie, archivia e gestisce campioni biologici per scopi di ricerca scientifica e medica: in una biobanca i campioni sono conservati in condizioni specifiche che ne garantiscono la qualità e la stabilità, permettendo che siano a disposizione della comunità scientifica. La scaletta degli interventi è divisa in due tempi: prima fase, la costruzione della torre per spostare e ampliare le attività nel giro di 15 mesi e poi realizzare il sopralzo di due piani sull’attuale centro Verga. Entro fine mese si chiuderà la gara d’appalto e l’assegnazione dei lavori avverrà entro luglio.

La seconda fase (reparto e day hospital di assistenza pediatrica) sarà affrontata una volta completato l’iter di conclusione della sperimentazione gestionale della Fondazione Monza Brianza per la Mamma e il suo Bambino, che dal gennaio 2023 è soggetto fondatore della nuova Fondazione Irccs San Gerardo dei Tintori. "Il Progetto Grande permetterà al polo per la ricerca e la cura delle leucemie in età pediatrica di occuparsi non più solo di leucemie e tumori del sangue, ma anche di tutte le malattie genetiche e metaboliche rare, perché non ci siano più bambini di serie A e bambini di serie B", spiega Andrea Biondi, direttore scientifico dell’Irccs e direttore del dipartimento di Pediatria. Il Comitato Maria Letizia Verga finanzierà il progetto grazie ai suoi sostenitori, mentre la Fondazione di ricerca Tettamanti contribuirà all’allestimento delle aree specifiche della ricerca dedicata alle terapie geniche avanzate, grazie a un finanziamento del Pnrr nell’ambito del centro nazionale della Terapia genica e farmaci mrNa. Per raggiungere l’obiettivo occorre un investimento di 15 milioni di euro. Il progetto globale è stato diviso in piccoli moduli per donazioni mirate: 2mila euro per un metro quadrato di struttura, con 60mila euro si può donare l’allestimento di un laboratorio, con 4 mila un ambulatorio, 70mila una stanza di degenza, 30mila uno studio medico, 20mila una stanza giochi o per la scuola, 10mila euro un ufficio. In tre anni il nuovo Centro vedrà aumentare di 5.880 metri quadrati l’edificio attuale fra realizzazione di due nuovi piani sopra la struttura esistente e la nuova torre adiacente allo stabile, con 17 posti letto di degenza che permetteranno di abbattere le liste d’attesa. Il progetto prevede uno stabile a basso impatto ambientale, ben integrato nel contesto urbano in cui è collocato, secondo standard di assoluta accessibilità, in cui ogni spazio sarà ottimizzato per raggiungere risultati di ricerca e cura sempre più avanzati su una gamma sempre più vasta di patologie pediatriche.