"Non è vero che i giovani sono quelli che vanno in giro e fanno casino. Noi con questa attività rompiamo gli stereotipi stando fianco a fianco con loro, che ci dimostrano quanto in realtà ci tengano alla legalità e all’avere senso civico". Esprime bene, con questo poche parole, il senso del progetto On the Road il comandate della polizia locale di Monza Giovanni Dongiovanni, presentato ieri al comando comunale di via Marsala.
Per la prima volta il format educativo per studenti dai 16 ai 20 anni, giunto alla sua 17esima edizione, arriva a Monza (e per la seconda nella provincia, dopo Sovico l’anno scorso), coinvolgendo quattro studenti dell’Istituto superiore Hensemberger (di cui tre minorenni e uno maggiorenne) e un ragazzo minorenne che si è offerto di sua volontà di partecipare contattando l’associazione. Tutti i partecipanti avranno la possibilità di assistere in prima persona alle attività di pattugliamento della polizia locale e di osservare sul campo il lavoro del servizio Numero d’emergenza unico (Nue) di Milano e Seregno Soccorso e le azioni di pronto intervento sanitario di Ihelp (società di Grezzago che si occupa di emergenza per grandi eventi).
L’associazione Ragazzi On the Road, che risiede nella bergamasca, e l’assessore alla Sicurezza di Monza Ambrogio Moccia, hanno approfittato dell’occasione per ricordare il monzese Walter Mapelli, ex procuratore di Bergamo e grande sostenitore dell’iniziativa. Il progetto entrerà nella fase operativa venerdì 18 e sabato 19, e venerdì 25 ottobre e sabato 26, dalle 8 alle 13 e dalle 14 alle 20, coinvolgendo un partecipante per pattuglia.
"I ragazzi faranno il turno con l’autoradio, equipaggiati del materiale di servizio, partecipando ai posti di blocco, e facendo pattugliamenti, comprese operazioni con i cani antidroga – chiarisce il comandante Dongiovanni –. Faranno visita poi alla Sala del numero unico di Milano tastando con mano come avvengono le chiamate di segnalazione e come si gestiscono, e grazie a Seregno Soccorso e Ihelp vedranno come si svolgono le uscite d’emergenza sanitarie. Le pattuglie di strada, che loro seguiranno, sono quelle più esposte alla operatività". I ragazzi dell’Hensemberger vi aderiscono sotto forma di Pcto per la scuola. "A me è stato proposto da un insegnante e ho accettato volentieri perché mi affascina il mondo delle forze dell’ordine e mi piace darmi da fare", è il commento di Davide Brivio, 16enne di Lissone, studente al terzo anno di Meccatronica. "Da semplice cittadino voglio vedere cosa si prova a stare dall’altra parte", commenta invece Mirco Ruffato, 17 anni di Muggiò, studente del quarto anno. Per Andrea Locatelli, suo coetaneo e compagno di istituto, di Lissone, la curiosità nasce invece dal voler vedere come si svolge il lavoro del papà poliziotto, e così anche per il 18enne Lorenzo Fasulo (residente da poco a Milano ma a Monza fino a poco tempo fa), il cui padre è capitano dell’Arma a Savona.
Bellissime le parole di Dennis Ferraresi, il 17enne monzese che ha aderito di sua iniziativa: "Io per causa di forza maggiore non vado più a scuola, ma anziché stare con le mani in mano sono diventato volontario Croce Rossa e mi sono candidato a questo progetto. Mi piacerebbe entrare un domani nelle forze dell’ordine. È il mio sogno".