CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

Il quartiere fantasma. Sant’Albino senza servizi: "Tagliati fuori da Monza"

Sant’Albino senza servizi. Facendo un giro nel quartiere si vede che non c’è una banca (e nemmeno il bancomat), non...

Sant’Albino senza servizi. Facendo un giro nel quartiere si vede che non c’è una banca (e nemmeno il bancomat), non...

Sant’Albino senza servizi. Facendo un giro nel quartiere si vede che non c’è una banca (e nemmeno il bancomat), non...

Sant’Albino senza servizi. Facendo un giro nel quartiere si vede che non c’è una banca (e nemmeno il bancomat), non c’è un ufficio postale, non una biblioteca, non un cinema, non un auditorium. Solo un unico piccolo alimentari. Tagliato rispetto a Monza da viale Industrie, ha appena un autobus che lo collega alla città. "Siamo proprio tagliati fuori dal mondo - conferma Sandreik Ferrari -, l’unico mezzo di comunicazione è il bus 201 che se è in ritardo lascia tutti a piedi. E poi nel fine settimana non passa. Senza macchina non vai da nessuna parte. Se non rilevavo l’edicola, sarebbe sparito anche questo servizio".

Ha chiuso il bar storico, il parrucchiere non c’è più da 25 anni e il minimarket è durato 4 mesi. "In effetti, senza servizi questo quartiere è un po’ morto - ammette Raul Frustaci -, per fortuna alcuni ragazzi giovani restano qui. Come zona può essere strategica, punto di raccordo fra Monza, Concorezzo e San Damiano, ma con prezzi degli immobili più accessibili del centro di Monza. Ci sono tante case singole, oggi ricercate da chi non vuole andare incontro alle spese condominiali dei grandi complessi abitativi".

È fiero del suo quartiere Max Riva: "È tutto vero, ma smettiamola di sottovalutare Sant’Albino. È un rione tranquillo in cui si vive bene e c’è meno delinquenza che altrove. La piazza e le vie vivono se vive il commercio. Certo se la gente predilige i supermercati, il commercio di vicinato muore. Sui negozi è la clientela che decide, se non c’è mercato i commercianti chiudono".