Si spaccia per un carabiniere, riesce a entrare in casa della vittima, con la sua complice e le porta via tutti i risparmi di una vita, cinquemila euro in contanti e altri cinquemila grossomodo in gioielli di famiglia, caro ricordo di una vita. Per fortuna, il ladro e truffatore e la sua complice non avevano fatto i conti con una pattuglia di carabinieri, quelli veri questa volta, che sono riusciti a mettere le mani su di loro e ad arrestarli per i reati di furto e truffa ai danni di un’anziana. Accade tutto nel pomeriggio di venerdì scorso, quando i carabinieri della Stazione di Biassono hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto un uomo e una donna, entrambi di nazionalità romena e domiciliati presso un campo nomadi a Milano, ritenuti responsabili appunto di furto e truffa aggravati ai danni di un’anziana. Durante un servizio di controllo del territorio, finalizzato proprio alla prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio, i militari avevano notato un’autovettura ferma lungo via Buonarroti a Macherio, con a bordo una coppia. Insospettiti, già sulla tracce di una coppia analoga responsabile di una truffa andata in scena poche ore prima, i militari sono intervenuti prima che i due potessero mettere in pratica un’altra volta i loro propositi. È emerso infatti che i due, un 40enne e una 37enne, erano già noti alle Forze dell’Ordine e che il loro veicolo era privo di assicurazione obbligatoria, motivo per cui è stato sequestrato. Ma non ci si è fermati lì.
Gli approfondimenti investigativi hanno permesso di accertare gravi indizi di colpevolezza a carico della coppia, relativamente a un episodio avvenuto il giorno precedente a Monza. In quella circostanza, i due si erano infatti introdotti nell’appartamento di un’anziana di quasi 80 anni, dove con un raggiro (la 37enne aveva parlato di lavori che doveva fare nella sua casa nel palazzo, mentre il suo sodale si era spacciato per un carabiniere) si erano riusciti a impossessare di numerosi gioielli in oro, altri preziosi e circa 5mila euro in contanti custoditi nella cassaforte. Accertato grazie anche alle foto segnaletiche che i due truffatori in azione a Monza erano proprio loro, i carabinieri hanno potuto procedere con il fermo di polizia, del quale è stata data comunicazione alla Procura. I due sono stati a quel punto incarcerati a Milano e Monza.