
Beatrice ed Eleonora Casati alla guida rispettivamente della Casati Flock & Fibers e della start up Pulvera
Hanno esposto per una settimana l’eccellenza brianzola nella manifattura, con il loro innovativo “Re-Flock“ (flock riciclato) al Fuorisalone di Milano, e due installazioni artistiche di pregio alla Design Week realizzate con il loro materiale (la nuvola Clouds e il pouf Brrrick). Nel frattempo Forbes le ha nominate tra i migliori imprenditori italiani under 30 di Manufacturing & Industry, con tanto di foto che le mette in risalto come “ambassador“ del settore.
È semplicemente un trionfo per Beatrice ed Eleonora Casati, imprenditrici brianzole (di 28 e 26 anni) alla guida rispettivamente della Casati Flock & Fibers di Renate, e della start up Pulvera, nata un anno fa come costola innovativa della ditta renatese. È proprio Pulvera ad essere stata premiata per il valore del lavoro che svolge in termini di sostenibilità ambientale ed economica. Il flock è una "polvere di tessuto", ovvero un aggregato di miliardi di fibre tessili di pochi millimetri, che da scarto diventano materiale di pregio piacevole al tatto. Da semplice prodotto funzionale e necessario per molteplici usi - vellutino di custodie di occhiali e interno di automobili, tamponi Covid, packaging di profumi, plastica marmorizzata - può diventare una soluzione innovativa per moda e design. "La tecnologia della polvere non era conosciuta per fare riciclo tessile – spiega Eleonora Casati, Ceo di Pulvera –. Abbiamo intercettato industrie tessili che anziché mandare i propri scarti nell’inceneritore hanno capito che si possono riciclare e che da loro possono trarre innovativi usi, anche per nuovi prodotti, come packaging, appendini, prodotti di carta o di plastica".
"La sostenibilità non è solo quella delle aziende che ci mandano gli scarti – continua l’imprenditrice –, è anche al nostro interno, perché abbiamo trovato nuovi impieghi a un materiale che produciamo da 70 anni, valorizzando meglio ciò che già abbiamo".
"Pulvera è un acceleratore – rincalza Beatrice Casati, Ceo di Casati Flock & Fibers –, i brand scoprono che non hanno bisogno di usare solo materie prime vergini per produrre, ma ciò che già hanno in casa". Con il loro successo abbattono parecchi stereotipi: quello dei giovani che non sanno fare impresa, quello delle donne che ancora faticano a vedere riconosciuta credibilità come "cape d’industria". "Trovare il tuo posto non è facile – commentano entrambe –, far passare il concetto che anche due ragazze giovani possano avere idee giuste. Per noi questo è un riscatto. Ci ha aiutato l’essere un’azienda familiare, sia per la credibilità acquisita sia per il sostegno morale di nostra madre. Noi questa passione l’abbiamo ereditata da nostro padre, che ci ha trasmesso fin da piccole ciò che lo muoveva: amore, ambizione, voglia di sognare".