ALESSANDRO SALEMI
Cronaca

Il rifugio dei senzatetto. Spazio 37 rinasce nel deposito dei bus

Il nuovo edificio sorgerà sull’area ex Tpm, che verrà interamente ricostruita. Una soluzione ai problemi dell’attuale sede danneggiata dai nubifragi.

I lavori per la realizzazione della nuova struttura destinata all’accoglienza di 20 uomini e 4 donne dovrebbero terminare entro il 2025 L’intervento è stato finanziato da un bando Pnrr per 1,1 milioni di euro

I lavori per la realizzazione della nuova struttura destinata all’accoglienza di 20 uomini e 4 donne dovrebbero terminare entro il 2025 L’intervento è stato finanziato da un bando Pnrr per 1,1 milioni di euro

Sarà in un edificio nuovo, destinato ad accogliere le persone senza tetto ancora meglio di adesso. Sono iniziati da qualche giorno i lavori per il nuovo Spazio 37 di via Borgazzi, da molto tempo uno dei luoghi comunali (insieme al dormitorio di via Raiberti) adibiti ad accogliere per la notte persone adulte, fragili, e senza dimora che vogliono prendersi cura della propria persona ed eventualmente iniziare un percorso di inclusione sociale con il sostegno di operatori dedicati.

La costruzione della nuova struttura si inserisce in un progetto su più ampia scala che prevede l’abbattimento del vecchio edificio e la riqualificazione di una parte dell’area ex Tpm di via Borgazzi 37, in cui rimarrà inserito. Un rinnovamento che si è reso necessario soprattutto da quando l’attuale plesso ha subito gravi danni strutturali a causa dei nubifragi del luglio 2023, e che ora dall’amministrazione comunale viene salutato con soddisfazione, frutto di uno sforzo delle casse comunali non irrilevante. L’intervento è stato finanziato da un bando Pnrr per 1,1 milioni di euro, e da fondi comunali aggiuntivi per circa 155mila euro, che hanno portato la spesa complessiva a 1 milione e 265mila euro.

"Necessari – commenta il sindaco di Monza Paolo Pilotto, presente ieri in cantiere insieme agli assessori al Patrimonio Egidio Longoni e ai Lavori pPubblici Marco Lamperti – se si vuole una città che non faccia sentire dimenticato chi è meno fortunato e lavori davvero per la coesione sociale".

Il progetto di sostituzione edilizia, che interessa un lotto di circa 1.900 metri quadrati, vedrà dunque la demolizione del fabbricato esistente di 395 metri quadrati e la costruzione della nuova struttura di 380.

Il nuovo edificio, a due piani, è stato progettato in conformità ai principi Nzeb per un utilizzo efficiente dell’energia, non a caso realizzato con il sistema costruttivo in legno X-Lam, eccellente in termini di sostenibilità ambientale. La progettazione prevede poi un’ampia illuminazione naturale, l’installazione di pannelli fotovoltaici e un sistema di riscaldamento a pavimento alimentato da pompe di calore, riducendo di molto l’impatto sull’ambiente complessivo. La struttura avrà una capacità massima di 24 posti letto (20 per uomini e 4 per donne), come quella attuale, e disporrà di zona reception, refettorio, dormitori, servizi igienici, docce, e spazi dedicati alla tutela e all’orientamento.

Al piano terra lo spazio si aprirà con un ingresso, la reception, gli uffici, l’infermeria, la mensa, i bagni, la lavanderia, il guardaroba e il dormitorio femminile. Al primo piano si troveranno invece il dormitorio maschile e i bagni a servizio dello stesso. L’area esterna, recintata e sempre di pertinenza di Spazio 37, verrà trasformata in un giardino con l’inserimento di piante autoctone, aumentando la presenza di verde e di superficie permeabile rispetto ad adesso (il verde sarà più del 50% dell’area). Il futuro Spazio 37 prevede inoltre un ampliamento dei servizi a disposizione degli ospiti, che oltre a quelli di tipo sociale, garantiranno la tutela legale, l’assistenza sanitaria, l’orientamento verso i servizi locali e la registrazione anagrafica. I lavori dovrebbero terminare entro il 2025.