REDAZIONE MONZA BRIANZA

Il sacco rosso va alla grande. Cem, un bilancio da 85 milioni

Sì al budget 2025, Cem incassa il placet dei 76 Comuni-soci, vento in poppa per il colosso dei rifiuti che...

Cem serve 76 Comuni e 700mila utenti

Cem serve 76 Comuni e 700mila utenti

Sì al budget 2025, Cem incassa il placet dei 76 Comuni-soci, vento in poppa per il colosso dei rifiuti che registra ricavi in crescita a 85 milioni, 6 milioni in più in un anno.

L’azienda dei Comuni fra Brianza, hinterland e Lodigiano si avvicina a un altro record, il tetto dei 700mila utenti serviti, un traguardo ormai alla portata dopo l’ingresso nella famiglia allargata di altre due città, Paullo e Salerano (in tutto i residenti con loro sono saliti a 690mila). La conferma che alla base della riuscita ci sia una visione di intenti condivisa, tradotta in programmi, arriva dall’approvazione all’unanimità del bilancio. Il rendiconto traduce il piano industriale e la parola d’ordine che ispira strategie e progetti è crescita.

Al sì generale al documento di programmazione economico-finanziaria, la società è arrivata dopo l’en plein registrato dai 49 Comuni (su 76) di Ecuosacco all’Ecoforum di Legambiente che "ha consacrato il sacco rosso con i suoi 10 anni di vita a standard di raccolta del secco residuo di eccellenza", dice il consigliere Corrado Boccoli.

Fra gli investimenti per il nuovo anno, il rinnovo del parco mezzi, 9,5 milioni di spesa, 8,5 dei quali solo per le spazzatrici. Soldi per l’acquisto di 50 veicoli di ultima generazione, 22 dei quali già in servizio sul territorio e gli altri in arrivo fra marzo e settembre. Lavori anche sugli immobili, 1,1 milioni, con importanti interventi nei Centri servizio del territorio e in particolare a Brugherio, al Centro multimateriale di Liscate e a Torrevecchia Pia. Altri sono previsti su piattaforme ecologiche-centri di raccolta ad Arcore, Carpiano, Melegnano e Borgo San Giovanni.

Senza dimenticare le politiche di attenzione alle città che hanno spinto l’azienda a ritoccare al rialzo il Fondo di solidarietà legato alle calamità o eventi imprevisti, aumentato da 100 a 150mila euro, con un tetto massimo per gli aiuti salito a 40mila euro (prima era la metà) per ogni Comune-socio colpito da catastrofi, come l’alluvione a Gessate e Bellinzago del maggio scorso.

"Il semaforo verde senza eccezioni al budget è un importante segnale di fiducia per una società in continua evoluzione - sottolinea Boccoli -. Un risultato che ci permette di prepararci al meglio al rinnovo dei contratti in molti dei nostri comuni in scadenza nel 2025".

Cernusco sul Naviglio è stato il primo a provvedere: il nuovo patto, 4 milioni l’anno fino al 2035, è già passato in aula.

Barbara Calderola