Alla fine ne è rimasto uno solo, il più forte. Massimiliano Romeo (foto), monzese, 53 anni, capogruppo della Lega al Senato, in una notte è diventato il candidato unitario al congresso che domani allo Sheraton porterà all’elezione del nuovo segretario del movimento in Lombardia. Dopo il dietrofront del bergamasco Cristian Invernizzi, è toccato all’unico sfidante rimasto, Luca Toccalini, fare "un passo di lato per contribuire a garantire unità all’interno della Lega Lombarda". Una scelta maturata dopo un incontro fra il responsabile dei giovani leghisti e il segretario federale Matteo Salvini, che già aveva auspicato una candidatura unitaria. Un auspicio rimarcato pure da Alessandro Corbetta, giovane emergente capogruppo della Lega al Pirellone. Romeo, una gavetta partita con la prima tessera nel dicembre ’92 e un documento dal titolo “Noi, sindacato del territorio“, ringrazia e tira dritto: "Sono certo di poter rappresentare tutte le sensibilità lombarde del movimento", dice. Fra questi il bossiano Andrea Monti, figlio di Cesarino, che nel 2012 sfidò Salvini nell’unico congresso non unitario per la segreteria lombarda. "Il movimento in Lombardia è al minimo storico, Romeo ha fatto bene a mettersi in gioco – plaude Monti –. Nel 2012 ci siamo divisi, ora serve coniugare l’idea federalista all’anima storica della Lega. Con una guida forte".
Monica Guzzi