
Dalla cultura con i tanti edifici di pregio presenti sul territorio alla sanità: qui tutto è a misura d’uomo. Un luogo da scoprire? Il cortile degli affreschi in piazza Nazario Sauro, nella frazione Paina.
Al suo secondo mandato consecutivo, il sindaco Marco Citterio è innamorato della sua città. A chiedergli perché conviene vivere qui o, più semplicemente, che cosa c’è di bello da ammirare, potrebbe parlare per ore.Giussano ha così tanto da offrire?
"A mio avviso sì. Ha un patrimonio, diciamo materiale, davvero di livello e, accanto a tutto ciò, anche una ricchezza immateriale. La città si è evoluta tantissimo dal dopoguerra a oggi. Da piccola realtà a ridosso di Seregno è diventata città strutturata. Nonostante l’evoluzione edilizia ci sono scorci di pregio. Abbiamo anche edifici importanti".
Quali per esempio?
"Tutti conoscono Villa Sartirana, Villa Mazenta che ha anche uno spazio pubblico. C’è Villa Longoni che è privata, Villa Boffi. Bello anche il polo civico, dove c’è il municipio. E poi ci sono le chiese. Io dico sempre che Giussano è comune policentrico: ogni frazione ha chiese che sono gioiellini. Dalla chiesa dell’Addolorata alla basilica…".
Quindi una Giussano bella. Ma è anche un bel posto per vivere?
"Sì. E non lo dico soltanto io, ma anche i dati. Sempre più persone scelgono di lasciare Milano. La città è a misura d’uomo. Per esempio c’è una rete capillare di scuole, unite all’offerta degli asili, che permette di avere vicino a casa servizi essenziali. C’è la sanità: l’ospedale Borella è rinato, anche se sotto altra forma. Abbiamo l’ospedale di comunità e la casa di comunità, servizio strutturato su cui la Asst ha puntato molto".
Giussano è conosciuta da tutti, storicamente, anche per il laghetto.
"È un’area ambientale di pregio. È stato riattivato il bar con l’infopoint, l’area è stata illuminata perché sia fruibile dodici mesi all’anno. Sono stati fatti interventi importanti sulle rogge, la rinaturalizzazione di alcune aree permette di godere bene di quegli spazi. È anche la prima area verde dal punto di vista naturalistico salendo da Milano. Dev’essere curata come un gioiellino. Giussano, però, non è solo ambiente".
Ovvero?
"Giussano è sport. Se l’Aldo Boffi di Paina sarà sistemato a breve con un intervento di 5 milioni, il centro sportivo Stefano Borgonovo è già un punto di riferimento. C’è anche una pista di atletica. Il centro sportivo è perfetto per il calcio. E poi c’è stata l’intuizione di creare il bike park grazie alla collaborazione con i Giovani Giussanesi".
Da giussanese, ancora prima che da sindaco, c’è qualcosa che consiglierebbe nel suo territorio al di là dei luoghi più conosciuti?
"Consiglio di andare in piazza Nazario Sauro, nella frazione Paina. C’è il cortile degli affreschi. Una porzione di casa nella Paina storica, non nobile ma di corte, acquistata dal maestro Carlo Brenna e rielaborata. Oggi è una bomboniera con una serie di affreschi, dove anche altri artisti hanno la possibilità di esprimersi".
G.G.