Il sindaco No-Pedemontana ci riprova. Simone Sironi si ricandida alla guida di Agrate. Lunga campagna elettorale per il primo cittadino – si voterà a giugno – che cinque anni fa da out-sider si è ritrovato alle prese con lo choc della pandemia e la necessità di dover aggiustare il tiro di continuo, ha dovuto adattarsi e cambiare le priorità e, ora, le urne arrivano nel mezzo della battaglia più delicata quella anti-autostrada, una via imboccata da quando il progetto si è rimesso in cammino.
L’annuncio della corsa è la chiosa di un lungo discorso in piazza, i giardini di Villa d’Adda, che non esistevano nel 2019 quando da erede di Ezio Colombo e andando ancora più a ritroso di Adriano Poletti, il 50enne ricercato universitario (del Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e del Territorio della Statale di Milano) si è fatto interprete del nuovo centrosinistra di casa, in sella da quasi 30 anni, strozzando il sogno di alternanza degli avversari. Per la sfida bis, il concetto cardine "è comunità, la candidatura non è un fatto personale, ma di tutti", spiega ai sostenitori corsi ad applaudirlo. Alla testa della compagine lo riporta "la volontà di finire quanto cominciato per senso di responsabilità e rispetto della fiducia che ci è stata accordata e che mi spinge e concludere i progetti avviati in questa prima parte di lavoro". Tanta la carne al fuoco, la rinascita del cine-teatro Duse, l’acquisto fu perfezionato dal suo predecessore, il restyling della maxi-area Star (salvo la fabbrica che nessuno toccherà) appena abbozzato dopo un accordo di massima con l’azienda con importanti novità in arrivo, nella vecchia area industriale dismessa sorgeranno la casa di riposo, attesa da anni, e un grande parco incaricato di riconnettere il complesso al resto della città. Poi, c’è il recupero della vecchia scuola elementare di via Ferrario, 11 milioni di investimento della Provincia per trasformare gli spazi che accoglieranno il Floriani, lo storico professionale e liceo delle scienze umane traslocherà qui da Vimercate: sarà la prima scuola superiore di Agrate.
"Abbiamo fatto tanto e bene, vogliamo continuare". Plurale. Una scelta "molto più che semantica". Anche la cornice non è casuale, la piazza, per sottolineare la capacità di "sognare in grande un futuro per la città sempre migliore". Il programma? Sarà un cantiere condiviso, "non caleremo niente sopra la testa di nessuno".