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Il Tempio della Velocità a Monza: Formula 1, Turisti e Ricerca Tecnologica

Monza Brianza aderisce all'associazione "Città dei motori", con l'obiettivo di promuovere lo sviluppo economico e sociale del territorio, valorizzare la ricerca tecnologica e sviluppare la sicurezza stradale. Si sperimentano nuove tecnologie e si organizzano competizioni di guida autonoma.

Il Tempio della Velocità a Monza: Formula 1, Turisti e Ricerca Tecnologica

Monza, Maranello, Faenza, Imola. E altre 34 città di quattordici regioni. Tutte unite sotto il marchio di “Città dei motori“. Marchio di fabbrica della passione. E di un’economia che tiene alto il nome e l’onore del made in Italy, fra tradizione e futuro. Una rete da cui Monza, con il suo autodromo centenario tempio del Gran premio d’Italia di Formula 1, paradossalmente era uscita. "Ma non potevamo continuare ad essere assenti, così abbiamo aderito all’associazione “Città dei motori“ – sottolinea l’assessore Carlo Abbà –. L’obiettivo è di affermare un coordinamento delle azioni nel settore motoristico nelle sue diverse accezioni, promuovere lo sviluppo economico e sociale dei territori, valorizzare il contributo della ricerca tecnologica nel rispetto dell’ambiente, e sviluppare inoltre il tema della sicurezza della circolazione stradale". Come, peraltro, ribadito anche in occasione dell’ultima edizione del Motor Show all’autodromo.

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Un salone internazionale dove è stata presentata la hypercar 777, primo modello della casa costruttrice che proprio nel circuito monzese avrà il suo quartier generale. E dove è andata in scena la Indy Autonomous Challenge, prima gara tra monoposto senza pilota. A guida autonoma. Concentrato di tecnologia e intelligenza artificiale frutto della ricerca spinta di università di tutto il mondo. Fin quasi rispolverando i ricordi della Monzanapolis, la Corsa dei due Mondi disputata nel 1957 e 1958 sull’anello di Alta Velocità in cui a sfidarsi sono stati i migliori piloti europei della F1 contro quelli americani della Formula Indy. Oggi, come allora, Monza diventa laboratorio del futuro con le intelligenze artificiali applicate alla guida. "In passato il legame tra Indianapolis e Monza non è stato solo per le gare, ma anche per la promozione della tecnica automobilistica – le parole di Paul Mitchel, amministratore della Indy Autonoumos Challenge che dal 2018 ha avviato la ricerca della guida autonoma applicata alle vetture da corsa della 500 Miglia di Indianapolis –. Nel presente questo legame può continuare nello sviluppo di nuove tecnologie, quelle dei carburanti del futuro e anche della guida autonoma. Puntiamo a proporre nuove competizioni e magari proprio organizzare la Gara dei due Mondi del futuro ma con lo stesso spirito competitivo del passato tra Monza e Indianapolis".

Non a caso, spiega Abbà, "abbiamo preso contatti con il team PoliMove del Politecnico di Milano (scuderia, peraltro, vincitrice della sfida a guida autonoma a Monza, ndr) per provare ad aprire la strada verso un laboratorio fatto di menti e imprese del territorio, ma non solo, che faccia ricerca e porti innovazione ed economia".