
Quello trascorso è stato l’ultimo weekend di sosta prima dello sprint finale. Si giocherà anche a Pasqua per sei...
Quello trascorso è stato l’ultimo weekend di sosta prima dello sprint finale. Si giocherà anche a Pasqua per sei partite che decideranno il destino della Rimadesio che dopo una stagione più complicata delle attese si trova a battagliare per evitare i playout. Finisse ora il campionato la squadra oggi affidata a Marco Regazzi sarebbe salva, ma le distanze sono minime e il margine d’errore ancora meno. Chi giocherà un ruolo fondamentale soprattutto in termini di esperienza in questo cruciale spezzone di regular season è il pivot veneto Alberto Chiumenti (foto). Classe 1987, uno scudetto nel cassetto con la Fortitudo quand’era ancora un ragazzino e tante stagioni da protagonista assoluto in A2, a Desio è arrivato la scorsa estate da San Vendemiano e sta viaggiando a quasi 11 punti di media e 6 rimbalzi. Numeri, ma non solo. La sua presenza nello spogliatoio vale altrettanto. Esperienza, come detto, equilibrio, saggezza. E a lui, più di tutti, va posta la fatidica domanda.
"Come salvarsi? Ho costruito la mia carriera sul lavoro. E il lavoro paga sempre. Nello sport non ci sono altre scorciatoie. La nostra è una squadra che quest’anno ha mostrato il miglior volto di sé battendo squadre di vertice come Legnano in casa e Agrigento e San Vendemiano in trasferta. Questo significa che le potenzialità ci sono. Ma anche la sua peggiore. Qualche rimpianto c’è. Ma guardiamo alla realtà, mancano sei partite e noi partiamo da una posizione di vantaggio, la salvezza è nelle nostre mani, abbiamo buone chance". Chiumenti non vuole fare tabelle di marcia. "Fare calcoli sarebbe un errore imperdonabile, a Lumezzane domenica giochiamo la prima di sei finali. Non sono abituato ad affidarmi alle statistiche specie con una squadra imprevedibile come la nostra che durante l’anno ha alternato partite di altissimo livello ad altre di livello più basso". Alberto Chiumenti, attivissimo sui social (ha quasi 5mila follower su Instagram) è molto noto nell’ambiente per essere l’ideatore e l’organizzatore del torneo di 3vs3 “Step Back” a Marano Vicentino, la sua città natale.