CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

Il virus fa paura? Si fa lezione nella stalla

In caso di rientro in presenza al 100 per cento, l’istituto Agrario Castiglioni di Limbiate utilizzerà il porticato per garantire il distanziamento

La dirigente scolastica Ivana Guidetti

La dirigente scolastica Ivana Guidetti

Scuola in presenza al 50% ripartita nei giorni scorsi con tanti dubbi e preoccupazioni: dappertutto almeno un caso positivo che trascina in isolamento mezza classe. Spaventa i dirigenti l’ipotesi del rientro a scuola al 100% dalla settimana prossima: a tal proposito tutti i presidi dichiarano di non avere gli spazi in classe. E così si organizza chi ha la scuola in campagna.

È il caso dell’istituto Agrario Castiglioni di Limbiate: se la direttiva venisse confermata farà lezione sotto i portici della stalla. "Porticato e facciata della stalla sono stati appena restaurati e potremo utilizzarli come spazio all’aperto, ma coperto - ipotizza la dirigente Viviana Guidetti - un altro portico è davanti alla scuola e un altro davanti a Villa Pusterla". Una soluzione bucolica che richiede di fare a meno di Lim e connessione a internet, per mantenere le distanze e accogliere tutti. Sotto i portici si possono disporre almeno 6 classi; già due spazi dell’azienda sono stati utilizzati, mentre nelle aule tradizionali rimarrebbero le classi meno numerose, tranne una che andrebbe sdoppiata su due, con il docente in presenza in una che videotrasmette anche nell’altra. La scuola fa da riferimento per 5 province: Milano, Monza Brianza, Varese, Como e Lecco e per il momento ha registrato un caso positivo e quindi una mezza classe in quarantena. Quindi gli accordi della Provincia per i trasporti con Tpl vengono in aiuto solo per il 30 - 40% degli studenti. Mentre la frequenza è al 50% non è giunta alcuna lamentela sul tavolo della preside, ma per esempio il treno per Bovisio non ha fatto alcuna aggiunta di carrozze né cambi d’orario. Molti studenti vengono in auto con papà.

Situazione appena in equilibrio nelle scuole di Monza. "Dalla settimana scorsa già due mezze classi hanno avuto un positivo - spiega la dirigente del liceo Frisi Lucia Castellana - Il rientro al 100% è in conflitto con il mantenimentoddella distanza di un metro: non abbiamo spazi". Nella scuola preoccupa il caso di una docente che aveva già avuto il Covid, ha già ricevuto doppia dose di vaccino Astra Zeneca (avendo problemi di salute), eppure da ieri è ancora positiva. Anche al liceo classico Zucchi un caso positivo tiene a casa mezza classe. La preside Rosalia Natalizi Baldi osserva come la suddivisione degli ingressi tra le 8 e le 9 tuteli i distanziamenti a scuola, ma non preservi i ragazzi che segnalano di dover comunque prendere i mezzi per le 7.30, per essere poi costretti a girare o stare un’ora sui gradini.

La Provincia ha preso accordi con Tpl, ma la linea Besana, Lesmo, Camparada, di un’altra compagnia, non ha subito modifiche. Arriva presto anche chi viene accompagnato dai genitori prima del lavoro. All’istituto Mosè Bianchi, maggiormente colpito nelle precedenti ondate, già mezza classe è in quarantena. La percentuale massima di presenze consentita dalla scuola per mantenere un metro di distanza sarebbe l’82%, cioè alcune classi intere, altre al 75%, altre più numerose attorno al 50%, con massimo 20 studenti per classe e in presenza totale le classi prime. Atteso tra mercoledì e venerdì il nuovo Dpcm e un incontro con la Prefettura per le nuove modalità.