
Ilaria Barzaghi aveva 48 anni. Nata a Giussano, è deceduta all’ospedale di Vimercate il 23 marzo scorso per una infezione...
Giussano (Monza e Brianza) – Ilaria Barzaghi aveva 48 anni. Nata a Giussano, è deceduta all’ospedale di Vimercate il 23 marzo scorso per una infezione polmonare acuta. Nubile, viveva ancora con la mamma Silvana Pozzoli e il fratello Andrea. La sua è una storia di generosità e dedizione che l’aveva accompagnata lungo tutta la vita, che non si è arrestata nemmeno dopo la morte. Ilaria aveva lavorato presso la lavanderia della famiglia in via Borella a Giussano per tanti anni, sin da quando era ragazza, e, quando la lavanderia aveva cessato l’attività, Ilaria aveva trovato impiego sempre nel settore che ormai conosceva come le sue tasche. In una la lavanderia al supermercato Esselunga di Paina dove lavorava praticamente sin dal giorno della sua inaugurazione. Donna solare, piena di vita, amava molto la vita in famiglia. Coltivava amicizie, non disdegnava qualche gita o qualche cena in compagnia. Oppure lo sfizio di qualche viaggio. Aveva molto amato il sole e il mare, sua meta preferita per le vacanze. Solo ultimamente, dopo la scomparsa del padre, avvenuta nel 2018, sempre più volentieri restava a casa, con la mamma e il fratello.
La malattia l’aveva colpita improvvisamente e subdolamente subito dopo il Natale di un anno fa. Una serie di controlli, la situazione sembrava sotto controllo. Invece ultimamente le cose non erano più andate bene e pochi giorni fa si era verificata una crisi respiratoria imprevista che non le aveva lasciato scampo. Ilaria si è spenta all’ospedale di Vimercate domenica 23 marzo scorso. Incredibile davvero il numero di persone che le hanno dato l’ultimo saluto alla casa funeraria prima delle esequie e al funerale celebrato in basilica a Giussano. Tanti hanno voluto renderle omaggio e salutarla un’ultima volta, compresi i compagni di scuola e di classe, parecchi dei quali non vedeva o non incontrava da tantissimo tempo. Ma tanta, tanta gente, colleghi di lavoro, vicini di casa, amicizie della parrocchia e altri ancora non hanno voluto mancare a questo ultimo appuntamento terreno.
Persona molto generosa, i familiari hanno subito aderito alla richiesta dei sanitari di poter prelevare le cornee di Ilaria perché altre due persone potessero tornare a vedere e tornare “a una vita piena”. Le cornee sono state trasferite alla Banca degli Occhi di Monza per il successivo trapianto, entro una decina di giorni, su due pazienti non vedenti, in attesa all’ospedale San Gerardo di Monza. “Anche l’Aido-Giussano ringrazia Ilaria e i suoi familiari per l’esemplare gesto e la generosità dimostrata pur nel momento di grande sconforto” fa sapere il presidente Pietro Gallo. La sua è stata la donazione numero 257, la quinta dell’anno.