"Eleggere Ilaria per chiudere un ciclo infernale". È l’appello lanciato ieri da Avs nella conferenza stampa alla Camera che, alla presenza del padre Roberto, ha lanciato la candidatura della Salis alle elezioni europee.
Sarà capolista nel Nord Ovest. Dalla sua cella in Ungheria l’attivista monzese ringrazia con una lettera "le persone che in Italia mi hanno supportato in questi lunghi mesi senza rimanere indifferenti di fronte alla sconvolgente storia di cui sono, mio malgrado, protagonista da più di un anno".
"I sorrisi che ho trovato ad accogliermi alle udienze mi hanno scaldato il cuore, mi hanno dato grande forza e soprattutto la consapevolezza di non essere sola – scrive Ilaria Salis –. Sono immensamente grata per tutto quello che si sta facendo per me e soprattutto sono fiera del fatto che un Paese come l’Italia si sia mobilitato per ciò che mi sta accandendo". "Mi avete dato grande forza – prosegue – e soprattutto la consapevolezza di non essere sola in questa storia che purtropo è ancora ben lontana da un epilogo. Davanti a me mesi, forse anni, ancora in questo buco nero in attesa della conclusione del processo. L’unica certezza, in questo momento, è la richiesta della procura: 11 anni di carcere duro".
"Non è mia intenzione sottrarmi al procedimento in cui sono imputata – osserva – ma difendermi nel processo nel rispetto dei diritti fondamentali, dei principi di proporzionalità e della presunzione d’innocenza. So di non essere un caso unico nè eccezionale. Io ho avuto la fortuna di non essere dimenticata, ma situazioni di ingiustizia simili sono all’ordine del giorno in diversi Paesi d’Europa. Per questo, dopo notti insonne e settimane di tormentare riflessioni, ho deciso di accettare la candidatura alle elezioni europee. Por portare l’attenzione che mi avete mostrato anche alle altre persone che si trovano nella mia stessa situazione. E per trasformare questa mia sfortunata vicenda in qualcosa di costruttivo per la tutela dei diritti fondamentali".
"La situazione è rimasta stagnante senza alcun progresso", ha sottolineato papà Roberto durante la conferenza stampa a Montecitorio per la presentazione della candidatura, lanciando un contest tra artisti per una immagine della figlia, un "art for freedom call for Ilaria: chiediamo all’arte di rappresentare con un’immagine ciò che la persona non può rappresentare".