Ilaria Salis è libera: la polizia ungherese le toglie il braccialetto elettronico

Dopo l’elezione dell’attivista monzese al Parlamento europeo con Avs è arrivata la richiesta di scarcerazione e la liberazione definitiva

Ilaria Salis è una donna libera: rimosso anche il braccialetto elettronico

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Monza, 14 giugno 2024 – Ilaria Salis è libera: la polizia ungherese ha appena lasciato il suo domicilio a Budapest dopo averle tolto il braccialetto elettronico.

La richiesta di scarcerazione era stata depositata dal suo avvocato ungherese Gyorgy Magyar subito dopo la sua elezione come eurodeputata con Avs e questa mattina è stata scarcerata dalla detenzione domiciliare. La nuova Eurodeputata può quindi ora tornare in Italia.

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L’attivista monzese era stata arrestata l'11 febbraio del 2023 con l'accusa di far parte di un'associazione criminale e di aver partecipato a due aggressioni nei confronti di tre militanti di estrema destra a Budapest. È rimasta in carcere per oltre 15 mesi fino a quando è stata accolta la richiesta avanzata dai suoi legali di poter scontare la misura cautelare ai domiciliari. Dopo l'elezione a Bruxelles con Avs grazie a oltre 175mila preferenze, Salis era in attesa della proclamazione e quindi dei documenti che certificassero il suo status di parlamentare europea.

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La sua famiglia aveva già comprato i biglietti per raggiungerla per festeggiare lunedì il suo 40/o compleanno a Budapest ma ora Salis potrà festeggiarlo in Italia.

Un epilogo non scontato

L’odissea di Ilaria Salis ha avuto dunque un lieto fine. Ma l’epilogo positivo di questa vicenda, con la scarcerazione della monzese, non è stata scontata anche dopo la l’elezione di Salis a Bruxelles. L’Ungheria, infatti, come preannunciato dal capo di gabinetto del governo ungherese Gergely Gulyás, aveva ventilato l’opzione di chiedere al Parlamento europeo la revoca dell’immunità parlamentare. Una possibilità rimasta, fortunatamente, tale.

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Nel caso in cui ci fosse stata la richiesta di revoca dell’immunità, il Parlamento europeo avrebbe dovuto esaminarla (ascoltando anche la monzese) per poi votare (ovviamente Salis, in chiaro conflitto di interessi, pur essendo europarlamentare non avrebbe potuto partecipare alla votazione).  La maggioranza richiesta con cui la richiesta sarebbe stata accettata era del 50%+1. Un vero sospiro di sollievo per Salis che, nel caso di richiesta di revoca dell’immunità, poteva vedersi sospendere pure i domiciliari nel timore di un’ipotetica fuga. Fortunatamente tutto ciò non è accaduto e Ilaria Salis potrà, finalmente, fare ritorno a Monza.