Ilaria Salis è tornata in Italia dopo 16 mesi di reclusione: il rientro a casa in auto insieme ai genitori

L’arrivo della neo-eletta eurodeputata chiude la vicenda che ha tenuto le diplomazie ungheresi e italiane impegnate per mesi

Ilaria Salis e l'arrivo in auto nella sua casa di Monza

Ilaria Salis e l'arrivo in auto nella sua casa di Monza

Oggi pomeriggio, sabato 15 giugno, è finalmente tornata in Italia la neo-eletta eurodeputata Ilaria Salis, l’insegnante e attivista che è stata detenuta per circa 16 mesi a Budapest, in Ungheria, con l’accusa di aver aggredito dei neonazisti durante una manifestazione. Dopo la sua elezione al Parlamento europeo nelle liste di Alleanza Verdi e Sinistra, il giudice ungherese Jozsef Sos le ha riconosciuto l’immunità parlamentare che spetta, di diritto, a ogni parlamentare europeo e ne ha disposto la scarcerazione (con rimozione del bracialetto elettronico). Salis, che ha 39 anni, è stata accompagnata in auto dal padre nella sua casa di Monza.

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Esito non scontato

L’esito della questione giudiziaria che ha impegnato le diplomazie italiane e ungheresi per mesi, non era scontato. La legge europea prevede che europarlamentari in carica non possono essere arrestati o sottoposti a restrizioni della loro libertà per tutta la durata del mandato, ma l’Ungheria, dopo l’elezione, avrebbe potuto chiedere Parlamento europeo la revoca dell’immunità. Una possibilità ventilata da capo di gabinetto del governo ungherese Gergely Gulyás. Ma alla fine, nulla si è concretizzato.

“Non riesco a crederci”

Dopo la vittoria elettorale, in cui ha ottenuto quasi 170mila preferenze, Salis ha pubblicato un videomessaggio sui social media: “Non potrò mai ringraziare abbastanza tutte le persone che mi hanno sostenuto con il loro voto. Non riesco ancora a crederci né a descrivere la mia emozione. Il mio primo pensiero va a tutte le persone detenute in Italia e all’estero e ai loro diritti. A chiunque combatte per la libertà e l'uguaglianza e si trova a subire ingiustizie”.

Ha commentato anche la vittoria, nella maggior parte degli Stati europei, dei partiti di destra: “Mentre le destre radicali avanzano in tutta Europa è necessario battersi per cambiare radicalmente lo stato di cose presenti. Io sono pronta per fare la mia parte.

L’arresto

Salis era stata arrestata l’11 febbraio 2023 insieme ad alcuni militati antifascisti tedeschi per una serie di aggressioni a danno di alcuni estremisti di destra che, tra il 9 e il 12 febbraio, stavano festeggiando il Giorno dell’onore, una manifestazione in cui ogni anno migliaia di neonazisti celebrano il battaglione nazista che nel 1945 si oppose all’assedio di Budapest da parte dell’Armata Rossa.