ALESSANDRO SALEMI
Cronaca

Ilaria Salis è tornata in Italia, il padre: “L’incubo è finito, ma è molto stanca e provata”

L’attivista è rientrata sabato pomeriggio nella sua casa di Monza dopo un viaggio in auto dall’Ungheria insieme ai genitori. In serata festeggerà il compimento dei suoi 40 anni

Il rientro in auto di Ilaria Salis nella sua casa di Monza e la foto che si è fatta sotto il cartello che segna il confine comunale

Monza, 15 giugno 2024 – Era così forte l’emozione che, arrivata al cartello stradale che segna il confine del Comune di Monza, Ilaria Salis è voluta scendere per farsi una foto. Dopo oltre 16 mesi di detenzione in Ungheria, la neo-eletta eurodeputata è finalmente tornata in Italia. Alle 19.17, l’automobile su cui insieme ai genitori ha fatto il viaggio dall’Ungheria, è arrivata in via Benedetto Marcello a Monza.

Ad attenderli a Monza, nell'appartamento non lontano dal parco e dalla Villa Reale, c’erano anche i due fratelli e gli amici più stretti, gli stessi che hanno seguito tutte le udienze a Budapest e che hanno sempre aiutato la sua famiglia a risolvere tutti i problemi burocratici e logistici che ha dovuto affrontare. Questa sera festeggerà insieme alla famiglia il compimento dei suoi 40 anni. “Ma dobbiamo fare due feste per recuperare quella dell’anno scorso”, dice sorridendo il padre, Roberto.

“È finito un incubo”

“La riporto a casa io” aveva detto il padre. E così ha fatto: Salis è rientrata in Italia dopo la lunga detenzione a Budapest, dove è accusata di aver aggredito alcuni neonazisti durante una manifestazione. All’arrivo non se l’è sentita di parlare coi giornalisti ed è entrata nella sua abitazione per farsi una doccia (il viaggio è durato circa 9 ore). “È stanca e provata per il periodo di carcerazione – dice il padre Roberto ai cronisti – ma ora che è a casa è molto contenta. È finito un incubo”.

Tuttavia, continua, “il processo è solo sospeso. Ma qui ribadisco: Ilaria si ritiene innocente”. Roberto Salis ha poi annunciato che si dimetterà dal ruolo di portavoce della figlia perché, in quanto europarlamentare di Alleanza Verdi e Sinistra, spiega il padre, “tocca al partito. In ogni caso tenteremo l’eventuale revoca dell’immunità”.

Ilaria Salis entra in casa dopo il lungo viaggio in auto dall'Ungheria
Ilaria Salis entra in casa dopo il lungo viaggio in auto dall'Ungheria

La questione dell’immunità

Dopo la sua elezione al Parlamento europeo, il giudice ungherese Jozsef Sos le ha riconosciuto l’immunità parlamentare che spetta, di diritto, a ogni parlamentare europeo e ne ha disposto la scarcerazione (con rimozione del braccialetto elettronico).

L’esito della questione giudiziaria che ha impegnato le diplomazie italiane e ungheresi per mesi, non era scontato. La legge europea prevede che europarlamentari in carica non possono essere arrestati o sottoposti a restrizioni della loro libertà per tutta la durata del mandato, ma l’Ungheria, dopo l’elezione, avrebbe potuto chiedere Parlamento europeo la revoca dell’immunità. Una possibilità ventilata da capo di gabinetto del governo ungherese Gergely Gulyás. Ma alla fine, nulla si è concretizzato.