"Al giorno d’oggi non vinci con il numero dei fanti. Oggi una delle armi commerciali che possono essere utili per affrontare questi momenti difficili della vita aziendale è l’immagine. Oltre alla continua ricerca e i brevetti". Norberto Panzeri è l’amministratore delegato della Panzeri srl, l’impresa fondata dal padre Carlo 75 anni fa. Nel moderno stabilimento aperto nel 2005 in via Padania a Biassono lavorano una cinquantina di dipendenti. Producono illuminazione e commercializzano il made in Italy negli ambienti più esclusivi di tutto il mondo. "La differenza la fa la rete commerciale all’estero, la fanno i giovani che hanno studiato le nuove regole del marketing supportati, però, sempre dall’esperienza", la strategia di Panzeri. Lavora tanto sull’immagine. Hanno regalato l’illuminazione dello scalone monumentale del Palazzo Reale di Milano e collaborato per gli spazi della Collezione Peggy Guggenheim a Venezia.
Solo gli ultimi lavori di un’impresa ha saputo cambiare il passo aprendo aziende commerciali in Germania, Francia e, quest’anno, a Dubai. E arrivare a stimare di chiudere il 2022 con un fatturato di circa 12 milioni di euro rispetto ai 10,5 dello scorso anno. Questo è il futuro. Anche se attraverso una rete di distributori lavorano in 68 Paesi nel mondo. Il fatto è che "ora il marketing è fatto di sponsorizzazioni". Vent’anni fa "in una fiera che ci costava 200 milioni di lire tiravamo su ordini per 400 milioni. Oggi, invece, a una fiera che ti costa 400mila euro, magari porti a casa 80mila euro di ordini". Per carità, "il mercato sta andando bene, ma anche noi facciamo i conti con la carenza dei materiali, soprattutto quelli di elettronica, e con l’aumento dei prezzi per colpa di tanti speculatori". Anche sul fronte dell’energia. Loro, che illuminano palazzi, monumenti e lussuosi appartamenti a ogni latitudine, sono i primi a inseguire "una produttività ecosostenibile, che salvaguardi l’ambiente e ottimizzi la produzione in ottica di risparmio energetico".
Tanto che "l’impianto fotovoltaico ci permette di essere autosufficienti dal punto di vista energetico per almeno il 63%". I pannelli, un sistema di 336 moduli per una superficie totale di 500 metri quadrati, producono circa 98.000 kW all’anno e hanno evitato la dispersione nell’ambiente di 210.000 kg di anidride carbonica dalla loro installazione nel 2011 ad oggi. La logica del risparmio che si riflette anche sul prodotto finale: "L’utilizzo della tecnologia LED è una priorità non solo nello sviluppo di nuovi prodotti, ma anche nella reingegnerizzazione di prodotti presenti sul mercato da decenni. In questo senso vanno gli sforzi dell’azienda, per ridurre il consumo di energia e allungare la vita media dei prodotti, al fine di presentare ai propri clienti prodotti eco-compatibili e al passo con le ultime tecnologie". E il futuro? "Probabilmente nel 2023 subiremo ulteriori rincari – la preoccupazione di Panzeri –, per questo bisognerebbe contare di più in Europa. È vero, il mercato va bene, ma abbiamo un pessimo umore perché c’è sempre incertezza sul domani. Speriamo che i politici mettano la testa a posto. Noi siamo imprenditori e per quanto ci compete facciamo di tutto per tenere il passo. Anche con una responsabilità sociale". Perché "la nostra attività si appoggia e sostiene tutta una rete di artigiani esterni del territorio, a cominciare ad esempio dai vetrai, fondamentali per la filiera produttiva. Che poi sono i più piccoli a soffrire maggiormente di questa crisi. Noi – conclude Panzeri – abbiamo il dovere di lasciare la nostra ’biblioteca’ di esperienza ai giovani che hanno i nuovi strumenti per continuare a competere sui mercati".
M.Galv.