DARIO CRIPPA
Cronaca

Favoriva l’immigrazione clandestina: arrestato 47enne. Sconterà 15 anni di carcere in Marocco

Per anni ha fornito documenti falsi a soggetti in cambio di denaro. Ora verrà estradato nel suo Paese

Una pattuglia della polizia (foto di repertorio)

Monza, 26 marzo 2024 – Favorire l'immigrazione clandestina era diventato il suo lavoro. Procurare documenti per facilitare l'ingresso irregolare in Italia, e non solo. Almeno una decina i casi attestati solo in Italia, ma probabilmente molti di più nel suo Paese d’origine.

Gli agenti della Squadra Mobile di Monza, nel fine settimana, hanno individuato e arrestato un cittadino marocchino, di 47 anni residente in un paese della Brianza e destinatario di un mandato di cattura internazionale emesso dalle autorità del Marocco, il Procuratore Generale del Re presso la Corte di Appello di El Jadida, in quanto avrebbe gestito una rete dedita a favorire l’immigrazione clandestina nel nostro Paese.

Nel 2021 l'uomo avrebbe ricevuto pagamenti in denaro da parte di soggetti a cui aveva promesso di farli entrare illegalmente in Europa, per alcuni peraltro senza mantenere la promessa. Tratto in arresto, è stato portato nella casa circondariale di Monza e messo a disposizione del presidente della Corte di Appello di Milano, per la successiva estradizione, in conseguenza della quale in Marocco dovrà scontare una pena della reclusione fino a 15 anni.

L'uomo era arrivato in Italia nel 1994, in possesso di carta di soggiorno di lungo periodo dal 2007, ed era stato già segnalato all’Autorità Giudiziaria italiana nel 2018, in quanto trovato alla frontiera marittima di Genova, proveniente da Tangeri alla guida di un’auto con a bordo una connazionale e in possesso di tre passaporti di cui due marocchini e uno italiano, due carte d’identità marocchine e una patente di guida marocchina intestati a diverse persone. Per questi fatti era stato arrestato e successivamente condannato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina a 8 mesi di reclusione e 10mila euro di multa, condanna confermata anche in Corte di Appello.

Successivamente nel 2019 era stato denunciato per falsità ideologica e contraffazione di documenti per consentire il rilascio del permesso di soggiorno, in quanto aveva assunto fittiziamente una cittadina straniera al fine di farla regolarizzarla. Nel 2020 era stato denunciato per aver incendiato due auto intestate a parenti con cui aveva avuto precedenti dissidi.

In attesa dell’estradizione il cittadino marocchino permarrà in stato di arresto e l’Ufficio Immigrazione della Questura di Monza e della Brianza ha già attivato le procedure necessarie per la revoca del permesso di soggiorno.