
I terreni messi all’asta
Villasanta (Monza Brianza) – È andata deserta anche la terza asta giudiziaria dei terreni dell’Immobiliare Villasanta, nonostante lo “sconto” di 1 milione di euro. Nessuna offerta è stata presentata oggi per la vendita degli ultimi beni in liquidazione della società posta dai giudici in concordato preventivo, già indetta nell'ottobre 2024, poi lo scorso gennaio.
Ritenuto troppo alto il prezzo stimato di 5 milioni e 600mila euro, con rilanci minimi da 50mila euro, per il lotto di beni da aggiudicare che sono "prevalente terreni e fabbricati fatiscenti da demolire oltre a 2 cabine Enel, compresi tra la via Raffaello Sanzio (a nord), Viale Monza (ad est) e via Enrico Mattei (a sud e nella parte centrale), con una superficie territoriale di circa 127mila metri quadrati". Ma anche quello di 4 milioni e mezzo non ha trovato interessati.
Di certo l'area, che sorge accanto a quella tristemente passata alla storia perchè coinvolta a notte del 22 febbraio 2010 nello sversamento dalla ex raffineria dismessa trasformata in sito di stoccaggio di idrocarburi Lombarda Petroli nel Lambro, fino alla foce del Po, di almeno 2.400 tonnellate di gasolio e oli combustibili, non è facile da "piazzare" perchè "una porzione di terreno è interessata da opere di bonifica da eseguirsi da parte di Regione Lombardia, che comportano oneri di cui si tiene conto nel prezzo di vendita".
Però nell'area, in cui "sono presenti 4 lotti già edificati di proprietà di terzi" per circa 20mila metri quadrati, "oltre ad un distributore di carburante funzionante (di proprietà di terzi) in previsione di ristrutturazione" non mancano le possibilità di trasformazione grazie ad una "superficie ancora edificabile ex novo pari a quasi 40mila metri quadrati".