FABIO LOMBARDI
Cronaca

In Brianza arrivano due nuove associazioni di imprenditori

Confimi ed Imprese Brianza in cui confluiranno parte dei fuoriusciti di Confindustria dopo la fusione con Assolombarda

Sergio Colombo, l'imprenditore che aveva fatto causa contro la fusione

Monza, 16 aprile 2016 - Due nuove associazioni imprenditoriali in Brianza. Sono Confimi Industria (Confederazione dell’Industria Manifatturiera Italiana e dell’Impresa Privata) che aprirà una nuova sede sul territorio e l’Associazione Imprese Brianza che nei giorni scorsi è stata costituita davanti a un notaio e che diventerà operativa nelle prossime settimane. In entrambe confluiranno molti degli imprenditori «scontenti» usciti da Confindustria Brianza dopo la fusione con Assolombarda.

«Confimi Industria rafforza la rappresentanza all’interno della regione Lombardia. Dopo la storica sede di Bergamo che copre anche le province di Brescia e Lecco, quella di Milano, quelle di Mantova e di Cremona che coprono la zona sud orientale della Lombardia, nasce Confimi Industria Monza Brianza. Confimi, che fa della sua struttura a piramide rovesciata la sua filosofia, snella nella dirigenza e ben radicata sul territorio, nelle prossime settimane comunicherà la governance e la sede operativa della nuova territoriale appena nata per volontà di un cospicuo gruppo di industrie manifatturiere del territorio brianzolo», spiega un comunicato di Confimi.

«La Lombardia produce il 20% del Pil nazionale - afferma il presidente nazionale di Confimi Industria, Paolo Agnelli e continua rafforzare la nostra presenza qui è un atto dovuto, naturale nei confronti di imprese che hanno fatto la fortuna di questo Paese e che desiderano una rappresentanza nuova e orientata alla vera assistenza imprenditoriale. Con Monza Brianza aumentiamo quindi la nostra presenza in uno dei territori a più intensa vocazione manifatturiera e culla del Made in Italy di qualità».

Confimi, che aveva già qualche decina di imprese associate a livello territoriale, raccoglierà ora buona parte degli imprenditori usciti (alcuni volontariamente, altri radiati e multati) da Confindustria (che ha mantenuto il presidio territoriale di Monza) dopo la fusione con Milano. Fra gli altri aderiranno a Confimi, Gabriella Meroni (ex presidente della Piccola industria di Confindustria Brianza) e sarebbe vicino a Confimi anche Alessandro Maggioni (ex presidente dei giovani di Confindustria Brianza). Ma non saranno gli unici.

Altri invece entreranno in «Imprese Brianza». Fra questi Sergio Colombo (nella foto), presidente della Transtadio di Seregno, l’imprenditore del settore legno che aveva promosso la causa (poi persa) contro la Fusione. «Sono rispettoso e favorevole all’arrivo di Confimi che è un’ottima organizzazione. Ci sono però imprenditori che pur essendo usciti da Confindustria Brianza mantengono l’iscrizione in altri territori (come ad esempio la Parà a Confindustria Bergamo ndr) o in alcune categorie come Federlegno Arredo e non possono, per questo, confluire in Confimi», spiega Colombo che aggiunge: «Per questo è stata fondata “Imprese Brianza”, una libera associazione che vorrà offrire occasioni di incontro, una segreteria generale e assistenza e servizi alle aziende associate. Nulla poi vieterà a queste stesse imprese di associarsi a Confimi o addiruttura a Confindustria se lo vorranno».

Fra le imprese che erano uscite da Confindustria durante e dopo l’operazione di fusione fra Monza e Milano ci sono alcuni grandi nomi come Colmar, Parà, Sapio, Effebiquattro e Flexform. Ma non solo. Anche tante piccole e medie imprese «gioiello» come la Omr, l’azienda, come detto, dell’ex presidente del Comitato delle Pmi di Confindustria Brianza, Gabriella Meroni.