CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

In bottega a 12 anni, ora è imprenditrice. Alessandra, esempio di forza delle donne

Brugherio, da parrucchiera per passione a titolare di attività: una storia lunga oltre mezzo secolo "Ho sempre voluto fare questo mestiere. Vorrei avere una nuova vita per ricominciare dall’inizio".

Alessandra Fiorentini insieme allo staff nel salone di via Santa Clotilde a Brugherio

Alessandra Fiorentini insieme allo staff nel salone di via Santa Clotilde a Brugherio

Alessandra Fiorentini, hair stylist per passione da quando aveva 12 anni. La sua è una storia di lavoro e imprenditoria lunga 55 anni. Ha iniziato da bimba ad andare in bottega e poi ha aperto il suo primo negozio di parrucchiera a 16 anni, nel 1969. Un collega era il titolare ufficiale, ma una scrittura privata le affidava l’effettiva titolarità. "Fin da piccolissima volevo fare questo - ricorda Alessandra - a 18 anni mio papà ha potuto firmare un documento per l’emancipazione, necessario per intestarmi il negozio. “La bottega di Alessandra” era ufficialmente mia". Da lì ha continuato a lavorare con passione di giorno, frequentando le scuole serali: "Tutti i corsi che c’erano li ho fatti - racconta - parrucchiere per donna, parrucchiere per uomo, qualifica di estetica". Curiosa e brillante nello studio come nel lavoro, Alessandra approfondiva gli aspetti tecnici, quelli manageriali e la psicologia imprenditoriale. Dopo pochi anni ha avuto le carte in regola per estendere la sua attività al settore estetica, al piano di sopra del suo salone. Poi negli anni ‘80 il grande salto: ha venduto il negozio di proprietà per prendere in affitto l’elegante salone di via Santa Clotilde a Brugherio. Il suo talento per il marketing si sviluppava insieme alla sua esperienza. E così Alessandra aiutava a crescere anche i suoi giovani collaboratori che diventavano colleghi. Li affiancava nell’apertura delle loro attività in proprio, fino ad aprire con loro ben sei saloni. La passione di Alessandra per il suo lavoro è contagiosa e quindi anche il figlio Manolo ha seguito le sue orme. A oggi, vendute le quote societarie degli altri negozi, Alessandra si concentra sul negozio di via Santa Clotilde, divenuto “La bottega di Alessandra e Manolo”, con 12 dipendenti. "Oggi - racconta - le clienti sono molto più competenti di un tempo. Arrivano con la foto del tipo di taglio desiderato. Quando non è possibile accontentarle, bisogna dare loro spiegazioni convincenti". Negli anni Alessandra ha sempre seguito corsi di formazione e aggiornamento, incoraggiando anche i suoi collaboratori a rimanere sempre al passo con le novità. Quanto ai prodotti, non ricerca il più economico, ma il migliore in termini di risultati tecnici. "Vorrei avere una vita davanti per ricominciare tutto dall’inizio", racconta con entusiasmo. "Io continuo, magari rallenterò un po’. Spero - conclude - che mio figlio possa trovare validi soci per poter proseguire ed espandere la sua attività".

C.B.