Incubi quotidiani: "Andare a scuola è una roulette"

Gli studenti accalcati alle fermate bocciano il sistema: "I mezzi arrivano già pieni e spesso saltano le corse".

Incubi quotidiani: "Andare a scuola è una roulette"

Alle fermate dei pullman ogni mattina gli studenti devono lottare per riuscire a salire sui mezzi

Corse che saltano e pullman strapieni. È un’odissea il viaggio verso la scuola. Ogni giorno. Su tutte le linee frequentate dagli studenti: z208, 221, 202, 205. Si salva solo chi parte dal capolinea. "Prendo il 208 da e per Arcore – racconta Alice, che frequenta il liceo classico Zucchi a Monza –, le corse saltate sono all’ordine del giorno. A scuola ci segnano il ritardo e dopo tre ritardi viene scalato un punto in condotta". Per non rischiare Isabella, da Villasanta, esce alle 6.40 per prendere il bus delle 6.55, così da anticipare il pienone delle 7.30 ed essere a scuola in tempo. Ma a questo punto arriva alle 7.30 e deve aspettare mezz’ora fuori, prima di poter entrare a scuola, alle 8. Va meglio a Martina che da San Fruttuoso prende il 208 dal capolinea e riesce persino a sedersi. Mentre per Lara, da Vedano, la scelta è tra lo z221 e il 204: "Mi trovo alla fermata alle 7.05 e spesso entrambi gli autobus passano, ma non si fermano, perché sono già pieni". Nel pomeriggio, quando i ragazzi hanno orari differenziati, è più facile trovare posto sul bus. Conferma anche Nicola, che da Biassono prende il 221 delle 7.10 o delle 7.15. In teoria sarebbero molto ravvicinati, ma di fatto sono entrambi stracarichi e quindi tocca aspettare. Deve fare parecchia strada anche Loris da Giussano, che arriva alla fermata alle 6.34, per prendere lo z228 verso Monza, ma per fortuna, essendo appena partito da Mariano Comense è vuoto. Orari random per lo z205 da Varedo, come racconta Giulia che studia al Mosè Bianchi: "A volte ritarda, oppure arriva prima e allora lo perdo. Per ora non è un problema, sarà peggio quando diventerà più freddo". Se arrivare a scuola è un problema da fuori Monza, non è che in città sia meglio. Lo racconta Alberto che abita in via Lecco e prende il 208.

"Dovrebbero esserci quattro corse all’ora, ma in realtà sono solo una o due. Nei primi giorni di scuola, con mia mamma abbiamo provato a prendere il 202, ma ha saltato due corse e quindi abbiamo sperato nel 208, che a sua volta ha saltato una corsa". Non restava che mettersi le gambe in spalla: "Abbiamo impiegato circa 40 minuti a piedi per raggiungere il Mosè Bianchi. Quindi sono entrato alla seconda ora con giustificazione. Ma non può essere sempre così". Anche Elisa da Vedano prende lo z221 per raggiungere il liceo artistico Nanni Valentini alla Villa Reale. Esce alle 7.40, ma deve aspettare un paio di corse prima di riuscire a salire sul pullman.

Cristina Bertolini