
Il giovane di Brugherio era imputato di induzione alla prostituzione Il processo si è chiuso con l’assoluzione
Era accusato di induzione alla prostituzione di minorenni per avere offerto "150 euro per due rapporti e la pillola del giorno dopo" a una ragazza conosciuta in un sito online di incontri, che poi si è rivelata una 17enne di origine ucraina fragile, ospite di una comunità protetta per minori monzese. Il tribunale di Monza ha invece assolto un 27enne di Brugherio. Per lui la Procura di Monza aveva chiesto la condanna a 4 anni. I fatti contestati erano emersi nell’agosto del 2018 quando l’allora 17enne, una sera che era in libera uscita, era tornata oltre l’orario consentito in comunità facendosi accompagnare da un uomo alla guida di una Mercedes. Ad aspettarla c’era un educatore, che aveva sorpreso i due intenti a baciarsi ed era intervenuto, facendo presente all’accompagnatore che la ragazza aveva solo 17 anni e sentendosi rispondere che le aveva solo dato un passaggio. L’educatore aveva preso la targa della vettura. Quando aveva scoperto che la ragazza aveva nascosto 150 euro dietro il bidet del bagno, aveva allertato la polizia di Monza, che dalla targa era risalita al 27enne di Brugherio. "Io non ho niente, quindi devo fare così", si era giustificata la 17enne.
La giovane si era costituita parte civile al processo per ottenere un risarcimento. L’imputato ha negato l’accusa, sostenendo che la ragazza non era attendibile proprio per i suoi dolorosi trascorsi che l’hanno costretta a imparare a vivere di espedienti, come hanno raccontato in aula anche gli educatori, secondo cui la minorenne aveva soldi, telefonini e vestiti di cui non si spiegava la provenienza e sui social risultavano suoi profili falsi.
S.T.