STEFANIA TOTARO
Cronaca

La bonifica della Lombarda Petroli: "Ecco come porteremo via i veleni"

Approvato il piano sull’ex raffineria sostenuto con un finanziamento Pnrr da 7 milioni di euro. Ruspe in azione in estate, poi lo scavo sarà riempito con terra pulita: l’intervento finirà entro primavera 2026.

L’operazione iniziale coinvolgerà un’area di 13.200 metri quadrati. Verrà asportato il terreno fino a un metro di profondità, pari a circa 22.500 tonnellate di materiale

L’operazione iniziale coinvolgerà un’area di 13.200 metri quadrati. Verrà asportato il terreno fino a un metro di profondità, pari a circa 22.500 tonnellate di materiale

Approvato il Piano di bonifica dell’ex Lombarda Petroli con i 7 milioni di euro di finanziamento del Pnrr, che potrebbe concludersi nella primavera del 2026, dopo che in città arriveranno fino a 40 bilici al giorno. Il via libera ai lavori nella ex raffineria dismessa trasformata in sito di stoccaggio di idrocarburi, dove nella notte del 22 febbraio 2010 vennero sversati nel Lambro almeno 2.400 tonnellate di gasolio e oli combustibili, è arrivato dopo il parere favorevole della Conferenza dei servizi e si svilupperà in due fasi sui primi due dei tre lotti individuati: la prima, del costo di 2 milioni di euro, interessa i suoli (entro il primo metro dalla superficie) mentre la seconda andrà più in profondità, se risulterà necessaria dopo il monitoraggio in corso da settembre 2023.

L’operazione iniziale coinvolgerà un’area di 13.200 metri quadrati. Verrà asportato il terreno per un metro di profondità, pari a circa 22.500 tonnellate e il materiale sarà analizzato a lotti per poi essere conferito in appositi impianti di recupero. Al termine dell’asportazione saranno effettuate verifiche di conformità tramite il prelievo di diversi campioni sulle pareti e sul fondo degli scavi eseguiti. Le analisi consentiranno di escludere ulteriore presenza di inquinanti e quindi di collaudare l’intervento e certificare la bonifica. A questo punto gli scavi saranno ricoperti con terra nuova.

Per i lavori della fase di asportazione, che inizieranno in estate e dovrebbero concludersi nella primavera del 2026, si stima il transito di 25 bilici al giorno per 6 settimane, mentre per il riempimento si prevedono 40 bilici al giorno per 4 settimane. L’accesso avverrà dal piazzale di via Caravaggio e saranno adottati accorgimenti per limitare l’impatto del cantiere come l’utilizzo di sistemi per abbattere la polvere, la copertura dei cassoni dei bilici prima del trasporto, il lavaggio delle ruote dei mezzi.

"Questa è una pietra miliare dopo tutti gli sforzi profusi dalle amministrazioni comunali che si sono succedute negli ultimi 10 anni", ha commentato il sindaco di Villasanta, Lorenzo Galli. Per l’assessore all’Urbanistica, Carlo Sormani, "è un momento storico per questa porzione del nostro territorio sottoposto all’inquinamento molto prima del caso clamoroso dello sversamento e dimostra come tutti gli enti competenti stiano marciando nella stessa direzione per arrivare all’importante traguardo ambientale". Nei prossimi mesi l’Amministrazione organizzerà un’assemblea pubblica per spiegare meglio il piano e le fasi in corso alla cittadinanza e continuerà a mantenere aggiornati sull’iter gli abitanti della zona.