
Apparteneva a un boss della ’ndrangheta, ha tre piani e una piscina che è stata già ricoperta. Inaugurazione con sindaci e autorità: "Davvero un buon giorno per la nostra comunità".
Taglio del nastro ieri mattina per Villa Verbano, l’ex reggia di un boss della ‘ndrangheta acquisita dal Comune e trasformata in un alloggio temporaneo per nuclei famigliari in difficoltà. Per l’occasione, accanto al sindaco Gianpiero Bocca c’erano anche i suoi colleghi sindaci di Varedo, Bovisio Masciago, Muggiò e Nova Milanese (foto), con la vicesindaca di Limbiate e rappresentanti della città Desio, ma anche il Questore di Monza e Salvatore Barilaro, la viceprefetto Marialaura Liberatore e il dirigente dell’Ufficio di Milano dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, Roberto Bellasio.
La villa di lusso, che è stata ribattezzata con il nome del Lago Maggiore ricordando la via in cui si trova, nel quartiere Molinello, è disposta su tre piani, tra cui un’ampia taverna in grado di ospitare una sala conferenze. Al piano terra ci sono una cucina e una sala comune, oltre a locali di servizio e bagni, mentre al primo piano ci sono le camere.
All’esterno un grande spazio verde, dove la maxi piscina è stata riempita e coperta e va ad arricchire l’area esterna dedicata a laboratori e attività ricreative. Nel seminterrato anche una grande autorimessa e diversi vani a magazzino. Dal 1° marzo qui saranno ospitate 9 persone facenti parte di 5 nuclei famigliari in grave emergenza abitativa. Per loro è previsto un percorso di un anno, assistito da specialisti, per recuperare la propria indipendenza.
"Oggi è davvero un buon giorno per la nostra comunità, un giorno speciale in cui i cittadini hanno la possibilità di percepire in modo tangibile che lo Stato è più forte della criminalità organizzata" ha esordito il sindaco. "Oggi vediamo il risultato di un lavoro importante, che ha visto in prima linea il Comune di Cesano Maderno, ma che ha beneficiato anche della sinergia di tante Istituzioni, grazie a cui si è generato un circolo virtuoso di legalità e di speranza per tutta la nostra comunità. E ancora le associazioni, l’Ambito di Desio e il Codebri che gestirà il progetto di housing temporaneo".
Dopo il taglio del nastro, i presenti hanno potuto visitare l’abitazione riqualificata, c’erano anche i rappresentanti di Libera Monza e Brianza Mauro Confalonieri, Fabio Terraneo e Nicolò Confalonieri, i rappresentanti dell’Associazione “Mosaico“ Carlo Terraneo, Carla Pìchiri e Diego Tenderini e rappresentanti di “Brianza Sicura“ e dei Lions di Cesano Maderno.