di Marco Galvani
Un progetto audace. L’innovazione spinta all’estremo. Che si concede libertà stilistiche e di performance superiori. Ispirate alle auto delle 24 Ore di Le Mans e Daytona. E riservate esclusivamente alla pista. A Monza. Il Tempio della velocità. Lì dove nasce una nuova storia dell’automobilismo. Una casa - la 777 Motors - fondata dall’imprenditore e collezionista, oltre che presidente del Milano Monza motor show, Andrea Levy e pronta a schierare "un’auto che ancora non c’era". La 777 Hypercar è ancora un disegno. Una silhouette in scala 1:1 “parcheggiata“ sul podio sospeso sulla linea del traguardo dell’autodromo. Il prodotto dell’unione delle eccellenze di tre regioni: la Lombardia con il circuito nel Parco di Monza, la Dallara simbolo della Motor Valley emiliano-romagnola e il Piemonte della UP Design. E Monza diventa il centro di gravità permanente di "un progetto industriale in grado anche di valorizzare tutta la filiera sul territorio", l’orgoglio dell’assessore alle attività produttive Carlo Abbà.
Condiviso dalla direttrice dell’autodromo Alessandra Zinno: "Saremo il primo circuito che contribuirà a far nascere un brand automobilistico diventandone l’headquartier". La base è in un paio di locali nel Villaggio dei negozi, alle porte del paddock, proprio davanti alla statua di Manuel Fangio. Nel padiglione alle spalle, invece, entro un paio d’anni saranno realizzati sette box super accessoriati e blindati. Dove saranno custoditi 7 esemplari della 777 Hypercar. Perché "le auto per un paio d’anni resteranno a Monza, per conto e per divertimento dei sette esigenti clienti che acquisteranno la 777 per 7 milioni di euro", spiega Levy. Saranno "soprattutto collezionisti stranieri, extra europei. Che sicuramente avranno già altre hypercar in garage". Potranno scendere in pista ogni volta che lo vorranno e a loro saranno riservati speciali eventi. In futuro potranno andare anche andare a inseguire record su altri circuiti.
Ma gli appassionati frequentatori del circuito avranno comunque la possibilità di ammirare la 777 a partire dalla prossima primavera, quando il primo prototipo sarà esposto nella sede della casa automobilistica. La consegna dei primi modelli, invece, inizierà nel 2025. Nel frattempo saranno definiti gli ultimi dettagli di un’auto che, secondo le simulazioni, sarà in grado di fermare il cronometro a 1’33 (1’20.161 la pole di Charles Leclerc con la Ferrari all’ultimo Gp di F1) e di raggiungere la velocità di 370 kmh in fondo al rettilineo di partenza. Del resto tutta la tecnologia e gli equipaggiamenti sono di derivazione Formula Uno o comunque racing. Costruita su una monoscocca in carbonio omologata FIA, la 777 Hypercar ha una sofisticata aereodinamica sviluppata da Dallara e un motore V8 aspirato endotermico firmato Gibson Technology per permette di contenere il peso totale dell’auto in 900 chili. Un bolide di 4.500 cc di cilindrata che scarica a terra 730 cavalli a 9.000 giri, alimentato da carburanti sintetici che, assicura John Manchester, direttore operativo di Gibson Technology che ha disegnato e realizzato il motore della hypercar, "permettono di tagliare del 65% le emissioni di anidride carbonica".