
L’assessore al Welfare fa il punto sull’edificio pericolante in via Sciesa "Ci sono nuclei fragili. I tempi saranno lunghi, bisogna studiare soluzioni".
Il Comune si è attivato per dare supporto alla cinquantina di condòmini sfollati lo scorso 28 marzo dalla Cascina Brina di via Sciesa per le condizioni troppo precarie dell’immobile, con una priorità ai casi più urgenti. Lo ha comunicato l’assessore al Welfare Egidio Riva in Consiglio comunale, in una lunga e articolata risposta agli interrogativi dei consiglieri Ilaria Guffanti e Paolo Piffer sul destino di chi si trova ora senza casa.
"Nella prima settimana i servizi sociali hanno garantito un alloggio temporaneo a 5 nuclei familiari, di cui uno con 2 minori, per un totale di 15 persone - afferma l’assessore -. Per una di queste persone, un anziano in condizioni di invalidità, è stato necessario un ricovero in una Rsa, che per il momento permane e resta prorogato. Per le altre persone sono state trovate soluzioni temporanee con l’invito la settimana scorsa a mobilitare le risorse economiche e le conoscenze di familiari disponibili per trovare delle sistemazioni di natura temporanea, ma di durata più prolungata".
"Questo perché da un lato è stato attivato un percorso di carattere assistenziale, con il necessario sostegno di natura economica alle persone con difficoltà - prosegue -, dall’altro lato compito dei servizi sociali è responsabilizzare le persone destinatarie degli interventi e farle diventare partecipi del percorso di uscita dalla situazione di bisogno". Da qui la precisazione: "Le misure di assistenza sono state prolungate per la gran parte delle persone, alcune delle quali con disagio economico e sociale molto marcato. Questo chiaramente pone delle sfide per la comunità tutta, perché non sono certi i tempi nei quali le persone potranno rientrare nella loro abitazione".
Il lungo periodo è il principale problema. "Io settimana scorsa ho incontrato gli amministratori del condominio che mi hanno prospettato una situazione di grave incertezza - chiarisce Riva -, a cui si aggiunge la condizione di estrema fragilità in cui molti nuclei familiari versano. Nella settimana in corso valuteremo a seconda delle disponibilità economica dell’ente, e a seconda della situazione delle persone e dell’evolversi della loro condizione abitative, quante e quali persone continuare a seguire".
Finora la città ha risposto con uno spirito di grande solidarietà. Dopo che i vigili del fuoco, su richiesta dell’amministratore condominiale, hanno verificato i problemi statici dell’edificio (vittima di situazioni di degrado e di grave pericolosità), imponendo lo sgombero, sono subito intervenuti servizi sociali, protezione civile e alpini.