REDAZIONE MONZA BRIANZA

La corsa al cemento: "Effetto valanga in vista della Variante"

Nel mirino i due centri commerciali sull’ex Fiera

L’area dell’ex Fiera ha ospitato il drive in dei tamponi nel periodo del Covid Ora il piano prevede due centri commerciali

L’area dell’ex Fiera ha ospitato il drive in dei tamponi nel periodo del Covid Ora il piano prevede due centri commerciali

Piano attuativo per l’area ex Fiera tutto da rifare: ci sono già tre supermercati in zona e altri due porteranno solo traffico e inquinamento, senza aggiungere servizi al quartiere. Queste in sintesi le osservazioni del coordinamento dei 18 comitati di quartiere, guidato da Giorgio Majoli, sul piano riguardante viale Stucchi/Sicilia, fresco di delibera di giunta.

Secondo i comitati è partita la corsa dei proprietari di aree libere alla presentazione di Piani attuativi per dare il via alle gru. Questo “effetto valanga“, in vista della variante generale al Pgt, avrebbe dovuto essere prevenuto con misure urbanistiche preliminari. "Invece gli uffici – osserva Majoli – devono esaminare una mole di Piani attuativi mai vista prima, spesso controllati solo dal punto di vista meramente formale, mentre la Giunta ha ampi poteri discrezionali, se approvare o meno un PA, anche qualora questo fosse conforme al Pgt". Quindi, il rischio è che, quando il nuovo Pgt verrà adottato, l’ulteriore cemento su Monza sarà già approvato.

"Manca la capacità di indirizzo dell’ente pubblico sulle caratteristiche qualitative dei Piani presentati – continua Majoli – -di cui il PA ex Fiera è esempio lampante. L’area di 20.450 metri sulla rotatoria tra viale Sicilia e viale Stucchi, fino al 2011 ospitava la Fiera di Monza, poi dismessa. Era di proprietà comunale fino al 2019, quando venne venduta. Il progetto prevede 2 medie strutture di vendita (alimentari). Mentre nel Pgt vigente si parla di area per attività economiche, ma terziario/direzionale-terziario/commerciale non perimetrata". Sull’asse di viale Stucchi a nord di Sant’Albino ci sono già tre strutture della grande distribuzione. "Nel PA adottato manca un elaborato che verifichi il contesto esistente dei nuovi insediamenti commerciali e una valutazione di impatto economico, ambientale ed urbanistico delle strutture che si intendono attivare, come previsto dal Piano urbano del Commercio". Quindi i comitati di cittadini chiedono che venga svolto questo studio. Invece dei due supermercati i cittadini chiedono strutture, a servizio degli impianti sportivi lungo l’asse, in cui le attività commerciali siano per l’accoglienza, come bar, ristoranti, piazza coperta, distribuendo anche diversamente le zone a parcheggio in modo che le aree a verde siano fruibili e non siano semplicemente il contorno dei parcheggi.

Quanto al traffico, il piano prevede di modificare la rotonda esistente eliminando le corsie per la svolta a destra che come scritto nei precedenti studi sui trasporti peggiorerà il traffico, convogliandolo tutto sulla rotonda, come già succede ora alla “rotonda a fagiolo“ all’altezza del cimitero, dove da tempo il quartiere chiede di riaprire la corsia per la svolta a destra, chiusa con effetti deleteri per l’uscita dei residenti da Sant’Albino. "Di fatto si investono 746mila euro in opere viabilistiche su viale Stucchi e viale Sicilia, per un’opera che serve solo da ingresso ai nuovi supermercati", la denuncia. Per evitare forti congestioni e conflitti di traffico sulla rotatoria tra viale Stucchi e viale Sicilia, si chiede di far realizzare un sottopasso viario tra quei due viali e di cui non vengano eliminate le corsie di svolta a destra della rotatoria esistente, seguendo i dettami della commissione Paesaggio. Il traffico porta inquinamento dell’aria, dove si trova il Centro di accoglienza di mamme con minori in difficoltà di Cederna. Quindi si chiede che venga allegato al PA un accurato studio relativo alla valutazione delle ricadute di inquinanti e degli impatti sanitari. In definitiva i cittadini chiedono di ritirare l’attuale PA ex Fiera e di ripresentarlo riveduto e corretto, rispetto al contesto urbano, allegando al piano gli elaborati richiesti.

C.B.