ALESSANDRO SALEMI
Cronaca

La fattoria delle opportunità. La missione della Casa di Emma: "Al fianco dei bimbi più fragili"

Immersa nel verde tra Carate, Calò e Triuggio, offre supporto ai piccoli e alle loro famiglie. Dal contatto con la natura al lavoro di educatori e psicologi: percorsi per ritrovare serenità.

Immersa nel verde tra Carate, Calò e Triuggio, offre supporto ai piccoli e alle loro famiglie. Dal contatto con la natura al lavoro di educatori e psicologi: percorsi per ritrovare serenità.

Immersa nel verde tra Carate, Calò e Triuggio, offre supporto ai piccoli e alle loro famiglie. Dal contatto con la natura al lavoro di educatori e psicologi: percorsi per ritrovare serenità.

In un luogo di verde incontaminato, tra Carate, Calò e Triuggio, sorge uno spazio quasi magico, dal sapore della profonda Brianza, che con la sua natura rigogliosa e il suo popolo di educatori e volontari si prende cura di bambini e adolescenti e delle loro famiglie. La Casa di Emma è oggi una realtà del Terzo settore consolidata, che nei suoi 26 anni di attività ha visto crescere il numero di volontari, professionisti e bambini seguiti, diventando un punto di riferimento di tutto il territorio. Ospita soprattutto bambini, della fascia 3-10 anni, che si trovano al pomeriggio senza la possibilità di stare con i genitori, piccoli in condizioni di fragilità e adolescenti che seguono percorsi per ritrovare serenità, permettendo anche la partecipazione diretta delle famiglie. Offre uno spazio enorme che include una fattoria immersa in 3 ettari di verde. Nel parco ci sono cavalli, asini, capre, animali da cortile, spazi per il gioco (piscina, campo da calcio, da pallavolo e da basket, pista da bicicross, parchetto giochi), piccoli orti e zone di relax. La struttura principale al suo interno ha due ampi saloni che permettono lo svolgimento di attività al coperto.

A guidare il tutto sono un centinaio di volontari dell’associazione La Casa di Emma (di cui una trentina giovanissimi, dai 16 ai 25 anni) e i professionisti della cooperativa Il Mondo di Emma, realtà nata per offrire un supporto socioeducativo e terapeutico a chi è in condizioni di fragilità. "L’associazione è nata un annetto dopo la scomparsa di mia sorella Emma, avvenuta il 19 febbraio del 1998 – racconta Margherita Galliani, coordinatrice de La Casa di Emma –. Aveva 22 anni e studiava per diventare educatrice. Questa era la nostra casa. Mio padre è giardiniere e stavamo cambiando abitazione. Dopo quello che è successo non abbiamo più voluto abbandonare questo luogo, con la volontà di portare avanti il desiderio di mia sorella, il suo amore per i bambini, l’attenzione a quelli più fragili". "Così familiari e amici ci siamo uniti per superare il dolore aprendo le porte gli uni a gli altri e ai bambini più bisognosi, e con l’associazione sono nate le prime attività per minori fragili – prosegue nel racconto –. Poi nel 2007 alcune compagne di studi di Emma e altre professioniste hanno dato vita alla cooperativa Il Mondo di Emma".

L’attività dell’associazione si concentra soprattutto in struttura con percorsi che coinvolgono i bambini, dando loro la possibilità di interagire con gli animali e vivere esperienze di immersione nella natura o di cura degli spazi. All’anno vengono coinvolti dai 250 ai 300 tra bambini e genitori, con i quali si entra in contatto per più vie: può essere attraverso i servizi sociali, le comunità casa-famiglia, gli oratori, i gruppi di doposcuola (come quelli dell’istituto Romagnosi di Carate), o ancora famiglie che hanno difficoltà e chiedono supporto.

La cooperativa si focalizza su chi ha fragilità con interventi mirati di educatori, psicologi, assistenti sociali. La loro attività è anche al di fuori della tenuta, andando ad occuparsi ad esempio di accompagnamento, supporto scolastico o assistenza educativa domiciliare a favore di chi ha disabilità o difficoltà per particolari situazioni familiari, e arrivando a intercettare una media di 3.000 persone all’anno.