La formazione: "I tappezzieri?. Al massimo nove per corso"

Un’attività sottovalutata nonostante lo stipendio: da 1.200 euro iniziali fino a 3mila per i capireparto.

La formazione: "I tappezzieri?. Al massimo nove per corso"

Ogni anno il mondo della formazione professionale ricerca i suoi studenti con un lavoro certosino

I tre Centri di formazione professionale, come spiega Elena Pasquini, direttrice centrale area politiche del lavoro e formazione di Afol Mb, incontrano i ragazzi delle scuole medie di Meda, grazie a un accordo con il Comune, ma anche di Cesano, Giussano, Lentate, Seveso, Barlassina e Seregno, raccontando come funziona la filiera del legno-arredo. Poi le famiglie possono prenotare una visita a una delle aziende che prestano alla scuola i loro esperti come testimonial.

Ogni anno la scuola ricerca i suoi studenti con un lavoro certosino, quasi porta a porta, cercando di convincere giovani e famiglie che la scelta giusta può anche essere diversa da liceo e istituto tecnico. "Per il corso per tappezzieri, negli anni pre covid abbiamo avuto 3, 4 o 5 iscritti – ricorda la dirigente – ma non abbiamo mai mollato. Quest’anno siamo arrivati a 9 iscritti in prima ed è già un successo. Va meglio per falegnameria (15 per classe) e sartoria. Incontrando studenti e famiglie, cerchiamo di trasmettere le informazioni sul nuovo modo di fare il falegname o il tappezziere, unendo manualità e progettualità. Ci sono ragazzi che hanno la propensione allo studio e altri con una più spiccata manualità. È un’inclinazione anche quella, per nulla scontata. Valorizziamo creatività e spirito di iniziativa col valore aggiunto dell’esperienza in azienda, mostrando il legame tra manualità e utilizzo degli strumenti tecnologici". I ragazzi di seconda e terza media sono invitati a cimentarsi nei laboratori della scuola, provando a creare sempici prodotti, per capire se quel tipo di percorso può essere la loro strada.

L’ambiente di lavoro nel tempo è fortemente evoluto. Si portano immagini, testimonianze di professionisti, visite ai laboratori e alle aziende, per far capire come la filiera del legno arredo e design vada di pari passo con la tecnologia 4.0. Il falegname degli anni 2020 è un tecnico informatico che utilizza macchine a controllo numerico. I ragazzi imparano a impostare il software, in un connubio tra progettazione e programmazione. Al quarto anno si può intraprendere l’apprendistato duale: metà settimana in azienda e metà a scuola. Ogni anno l’istituto diploma dai 15 ai 20 tecnici, tra falegnami e tappezzieri che vengono immediatamente assorbiti dalle aziende del territorio, con uno stipendio di ingresso che varia dai 1200 ai 1500 euro netti. Nel giro di 5 anni si può ambire a passaggi di carriera. Un caporeparto guadagna attorno ai 3000 euro netti. "Il tema vero – conclude la dirigente – è mantenere le radici del territorio. Formiamo le professioni per il mercato del lavoro locale".

C.B.