MONICA GUZZI
Cronaca

La forza del sistema Brianza: "Aiutiamo chi investe qui e incoraggiamo la scuola"

Parla il presidente della Provincia e sindaco nel cuore del distretto dell’arredo. Formazione e sostegno alle energie locali fondamentali contro la paura dei dazi. .

Parla il presidente della Provincia e sindaco nel cuore del distretto dell’arredo. Formazione e sostegno alle energie locali fondamentali contro la paura dei dazi. .

Parla il presidente della Provincia e sindaco nel cuore del distretto dell’arredo. Formazione e sostegno alle energie locali fondamentali contro la paura dei dazi. .

"Mi stupisce sempre la capacità delle nostre aziende di rinnovare il design e di presentarsi ogni anno all’appuntamento con pezzi nuovi. Farlo in 12 mesi è un’impresa, significa cambiare completamente il catalogo mentre ancora stai producendo i pezzi di quello precedente".

Luca Santambrogio, presidente della Provincia e sindaco di Meda, la città che guida il distretto del legno-arredo, ha girato in lungo e in largo tra stand, installazioni e showroom del Salone e del Fuorisalone.

Che idea ha potuto farsi dello stato di salute del mobile in Brianza?

"Ho registrato grande soddisfazione per le presenze, sia da parte di chi ha scelto di restare al Salone, sia da parte di chi ha preferito il Fuorisalone. Non visitatori generici, ma persone interessate al prodotto, il 70% stranieri, soprattutto asiatici".

Qual è l’asso nella manica delle aziende del territorio?

"La capacità di realizzare il prodotto, che è unica. Il designer ha le idee, le aziende realizzano con una qualità assoluta".

Lo scenario internazionale però non incoraggia l’ottimismo in un settore che punta molto sull’export.

"Bisogna distinguere. Chi produce mobili classici non è preoccupato per i dazi americani, perché lavora con aree diverse, come l’Azerbaigian e l’Arabia Saudita, o con i russi. Chi produce mobili moderni invece è molto più preoccupato dall’instabilità per l’export legata alla politica statunitense".

Cosa può fare la politica a livello locale per sostenere un settore tanto strategico per il territorio?

"Anzitutto dare strumenti sotto il profilo urbanistico per permettere ampliamenti nel rispetto dell’ambiente. Molte ditte che si stanno muovendo sul tema della sostenibilità hanno interesse a continuare a investire sul territorio, restituendo legno, sotto forma di alberi. Lo ha fatto la Giorgetti, che ha piantato 300 alberi. A Meda ho diverse aziende che vogliono ampliarsi per esigenze produttive e per dare maggiori servizi ai dipendenti".

E poi c’è il personale che non si trova mai...

"Bisogna investire sulla scuola, portando i ragazzi di terza media e le famiglie a conoscere i nostri istituti, dal Meroni al Cfp Pertini, all’istituto Messina. Offrono una formazione per trovare subito un lavoro di serie A e ben pagato. E chi vuole può anche andare all’università".