![Nell’attesa che la Regione trovi le risorse per la sistemazione definitiva la Provincia sostiene a proprie spese lo studio del suolo e della slavina per accelerare i tempi e pianificare il tipo di intervento tecnico da effettuare. Nell’attesa che la Regione trovi le risorse per la sistemazione definitiva la Provincia sostiene a proprie spese lo studio del suolo e della slavina per accelerare i tempi e pianificare il tipo di intervento tecnico da effettuare.](https://www.ilgiorno.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/MDM0ZWY1NmEtMjM2MS00/0/la-frana-di-cornate-lindagine-dei-geologi-per-riaprire-lalzaia.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
Nell’attesa che la Regione trovi le risorse per la sistemazione definitiva la Provincia sostiene a proprie spese lo studio del suolo e della slavina per accelerare i tempi e pianificare il tipo di intervento tecnico da effettuare.
Un’altra prova per la Provincia nel Vimercatese Dopo aver sistemato la vecchia questione in sospeso da anni sulla viabilità sconnessa a Ornago, Monza è pronta a scendere in campo per cancellare la frana sull’alzaia a Cornate. Saranno i tecnici della Provincia a occuparsi dell’indagine sullo stato dell’arte che chiarirà perché la collina è franata ostruendo la sponda per due volte a maggio, interrompendo comunicazioni e bloccando il turismo. Un doppio danno al quale rimediare al più resto e per farlo si parte dai carotaggi e dall’aiuto di un geologo. Test che costeranno 30mila euro, i soldi sono già stati accantonati a bilancio. Duplice l’obiettivo: scoprire le cause del cedimento e stimare l’importo per il ripristino. Pochi giorni fa un primo sopralluogo dei tecnici provinciali, a breve l’avvio dello studio dell’esperto che chiarirà la composizione dei suoli e la geometria del fronte della slavina. Stabilirlo serve a capire il tipo di intervento necessario per sistemare la pista deviata "con disagi sia per gli habitué che per gli esercizi commerciali della zona". Tutta colpa del maltempo e del dissesto idrogeologico che con le piogge torrenziali della scorsa primavera hanno causato lo smottamento e l’interruzione della ciclopedonale, una delle vie più battute della Lombardia.
La valanga ha bloccato la riva del Naviglio causando il cedimento del terreno, il crollo della strada e del guardrail. Gli scorci sono molto frequentati, amati, e anche celebri grazie a Leonardo che ha fissato per sempre i paesaggi fra le due centrali idroelettriche Bertini ed Esterle nelle sue tele più famose. "In quel punto – spiega Luca Santambrogio, presidente della Provincia – l’Adda è molto incassato con sponde scoscese e le pareti sono ad alto rischio di infiltrazione. Un’analisi approfondita è essenziale per capire cosa abbia generato lo smottamento, valutare la stabilità delle rive e stabilire con sicurezza i prossimi passi". Per quanto riguarda, invece, l’effettivo ripristino dell’area e della ciclabile, le province (c’è anche la confinante Lecco) si stanno confrontando con la Regione per l’utilizzo dei fondi che derivano dalle concessioni delle grandi derivazioni idroelettriche. "Nell’attesa che sia perfezionato l’accordo – sottolinea il presidente – e che siano trovati i soldi necessari, abbiamo ritenuto utile portare avanti, a nostre spese, lo studio, che fornirà dati fondamentali per le fasi successive".