Questo sarà l’anno di Pedemontana. Delle tratte B2 e C, in particolare. Per la tratta B2 la difficoltà tecnica è concentrata nella zona di Seveso per la bonifica dei terreni che nel 1976 furono contaminati dalla diossina per l’incidente alla Icmesa. Sui territori di Seveso, Meda e Barlassina sono in corso lo sminamento, poi potrà partire la bonifica del terreno. Poi bisognerà tenere conto dei sottoservizi. La tratta B2 (che attraverserà Lentate, Barlassina, Seveso, Meda e Cesano Maderno) si sovrappone alla Milano-Meda che andrà mantenuto attivo fino a Cesano e Bovisio, durante tutti i lavori. Intanto Società Pedemontana sta eseguendo gli espropri per la tratta C (da Bovisio, Cesano, fino a Vimercate). Rispetto alle proteste dei territori per gli espropri e per il consumo di suolo, per un’opera che i comitati territoriali non ritengono più attuale né efficace, la Provincia fa da intermediaria, con un tavolo ad hoc per formulare soluzioni alternative, per salvaguardare, nei limiti del possibile, gli spazi verdi permeabili nella zona est-ovest e le relazioni locali.
La Convenzione per la progettazione definitiva era già stata consegnata ai Comuni nel 2023. Anche per la tratta C, a valle della presentazione della Convenzione a luglio 2024 e della proposta di cantierizzazione di Pedemontana, nei primi mesi di quest’anno la Provincia convocherà incontri ai Tavoli territoriali, sempre volti a salvaguardare gli spazi verdi e le relazioni con i Comuni e i cittadini. "Intanto, per limitare i disagi negli spostamenti in auto, a causa dei cantieri sulle tratte B2 e C, detti tavoli – anticipa il presidente della Provincia, Luca Santambrogio – dovranno definire gli interventi per salvaguardare il trasporto pubblico su gomma, con percorsi e fermate alternative, per quando verrà interrotto il transito a causa dei lavori". Tra l’altro, chi utilizza il treno Besanino, dovrà trovare alternative, perché è prevista l’interruzione della linea per circa un anno nelle fermate di Biassono e Canonica.
C.B.