La Gügia dòra premia le vetrine

Il Comune di Concorezzo consegnerà la Gügia d'ora all'associazione dei commercianti per il loro impegno nel sostenere la ripartenza post-Covid e nel rivitalizzare il centro cittadino con iniziative culturali e gastronomiche.

La Gügia dòra premia le vetrine

Le vetrine non si sono mai spente

Il prossimo riconoscimento per gli esercenti concorezzesi è di quelli che restano nella storia di un gruppo: domenica alle 16.30 in Villa Zoja il Comune consegnerà all’associazione la Gügia dòra, la massima benemerenza civica, l’ambrogino di casa. Un onore per le vetrine che sfileranno accanto agli altri grandi della città. Per loro, a fare la differenza è stato "l’impegno costante per mantenere il tessuto commerciale del territorio alla ripartenza delle attività dopo la pandemia da Covid-19, anche con il servizio di consegna a domicilio e per il continuo impegno nel rivitalizzare il centro attraverso iniziative culturali e gastronomiche, un lavoro prezioso che è linfa vitale anche per il patrimonio cittadino".

Questa la motivazione che ha orientato la scelta sull’associazione dei commercianti. Il premio viene consegnato a chi "ha fatto qualcosa di importante per gli altri vivendo la propria professione come una missione", è questo il cuore della Gügia. Un modo di essere che quest’anno accomuna botteghe, il professor Enrico Castelli, responsabile dell’Unità di ricerca della Neuroriabilitazione del Bambin Gesù di Roma, e l’organista Giorgio Parolini.

Bar.Cal.