
La lezione etica dello sport A Verano coach speciali Borracce e allenamenti green
di Alessandro Crisafulli
Mentre Monza saluta la scintillante vetrina dell’EuroVolley, che per quattro giorni ha acceso i riflettori internazionali sotto rete, in Brianza c’è chi, proprio partendo dalla pallavolo, senza lustrini, senza capitali in tasca, ma con un enorme carico di passione e idee, sta cercando di coltivare un impatto positivo e duraturo sul territorio. All’insegna della responsabilità sociale. Su più filoni: dalla sostenibilità ambientale all’inclusione. E partendo dalle nuove generazioni.
Si tratta della Polisportiva Veranese, un gioiello incastonato nel panorama agonistico della Brianza, per quello che riesce a fare dentro e fuori dal campo. Un movimento di oltre 250 tesserati, con epicentro nel volley ma anche calcio, basket e ginnastica. Qui le idee non si fermano mai. L’ultima, quella di abbinare allo sport il plogging, cioè la raccolta dei rifiuti nelle aree verdi o degradate. "Il progetto ha anzitutto una valenza sociale – sottolinea il presidente Gianni Rivolta – . Poi ci piacerebbe aprire uno scorcio sulla corsa e la camminata veloce, per dare un supporto a chi ama questa disciplina e la pratica in autonomia. L’idea è di coinvolgere un coach che possa guidare l’atleta senza limiti di età nell’appoggio del piede, nella postura, nella respirazione. Nel contempo, vogliamo attivare la raccolta rifiuti a bordo strada, gestendo al meglio tappe e percorsi con una mappa". Come? Correndo o camminando all’andata e raccogliendo al ritorno. Un progetto green che segue quello, plastic free, avviato nel 2019: "In questi anni abbiamo evitato qualcosa come 4 tonnellate di plastica solo usando la borraccia ad allenamenti e partite", racconta Rivolta. Il progetto, che ha visto il risparmio di 52.340 bottigliette e oltre 2mila persone sensibilizzate sul tema, è sostenuto da Brianzacque. BCC di Carate Brianza è invece partner dei progetti di inclusione, per promuovere lo sport per tutti nelle scuole. “A scuola imparo a giocare senza limiti“, arriva alla quarta edizione all’elementare di Verano. Dieci lezioni di volley e di basket, in quest’ultimo caso con un atleta con disabilità a fare da allenatore, "per ribaltare il paradigma della persona con disabilità bisognosa di aiuto che, in questo caso, diventa leader e punto di riferimento". Negli ultimi anni hanno partecipato Adolfo Berdun, capitano della nazionale argentina in carrozzina, Sara Canali, Paolo Iuculano e Karola Ziccardi della nazionale Sordi di basket. Poi, “Lo Sport che va oltre“, pronto per la terza replica, volto all’inclusione e alla conoscenza dello sport paralimpico, durante il quale i bambini provano, ad esempio, a correre con la benda sugli occhi a simulare lo sport per ipovedenti e ciechi, e a tirare di scherma in carrozzina. Un format che dopo le scuole di Verano ha conquistato anche Briosco e Renate. Vi hanno partecipato Paolo Perna (400 metri ipovedenti), Simone Manigrasso (100 metri atletica paralimpica), Elena Pietroni (powerlifting paralimpico) e Francesco Messori (capitano della nazionale di calcio amputati).